Il prossimo 7 Marzo compirà ventuno anni ma Alberto Grassi può già raccontare una carriera ricca d’avvenimenti che hanno messo a dura prova la sua determinazione, la capacità di reggere le pressioni e le responsabilità. Nella stagione 2011-12 è già sotto età in Primavera, l’allenatore Fabio Gallo lo gettò nella mischia contro avversari più grandi di due o tre anni in diciassette occasioni: 14 in campionato e 3 alla Viareggio Cup. Una palestra che lo rende pronto per la stagione successiva, quando la categoria Primavera presenta i ragazzi del ’94 e del ’95. Alberto ha poco più di diciassette anni ma ad inizio stagione deve affrontare un infortunio al crociato del ginocchio destro che lo tiene lontano dai campi di gioco fino al 13 gennaio 2013, quando rientra nella sfida contro la Primavera dell’Inter.
Grassi non molla, sceglie la strada del lavoro e ritorna in campo con convinzione nei propri mezzi, anche se talvolta quel ginocchio naturalmente dà problemi. Alberto ritrova la continuità soprattutto nella stagione successiva, chiusa con ventitrè presenze tra campionato, Coppa Italia, Viareggio Cup e fase finale. Nella scorsa annata l’esordio contro la Roma, le prime tre presenze in prima squadra rendono l’infortunio al crociato solo un brutto ricordo. Sensazioni abbandonate completamente nella stagione in corso in cui diventa un titolare nel centrocampo dell’Atalanta di Reja collezionando altre tredici apparizioni in serie A. A dicembre i primi contatti tra il Napoli e l’Atalanta prova a trattenerlo fino a giugno ma non ci riesce, il Napoli lo porta a casa per una cifra vicina agli 8 milioni di euro. L’arrivo a Capodichino, le visite mediche, la maglia numero 88 (quella di Gokhan Inler fino a pochi mesi fa), il comunicato ufficiale sul sito del Napoli e poi la sfortuna, l’incubo che ritorna: Grassi si fa male da solo, si ferma per un trauma al ginocchio, quello destro, lo stesso di tre anni e mezzo fa. C’è preoccupazione in casa Napoli, da Castelvolturno anche qualche telefonata all’Atalanta per approfondire la storia del giocatore dal punto di vista fisico. Da Bergamo rassicurano: “Grassi sta bene, ha pienamente superato l’infortunio di tre anni e mezzo fa, ha avuto un percorso lineare, non ha mai avuto problemi muscolari”. Sarà una notte di speranza per tutti, Grassi in primis in attesa dell’esito degli esami di domani. La prima non è andata bene, l’auspicio è che Grassi si riprenda il suo sogno sin da domani.
Ciro Troise
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