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Che freddo attorno al Napoli. Per la gara contro lo Slovan venduti solo 3mila tagliandi

A PICCO. E allora, la vigilia. E dunque il prologo di una notte gelida che il Napoli, a quanto pare, dovrà provvedere a riscaldarsi da sé: stando agli ultimi dati, se tra oggi e domani non ci sarà una bella impennata lo stadio sarà praticamente un deserto. Ai minimi storici internazionali (e non solo): meno anche dei 9.434 spettatori registrati il 6 dicembre 2012 con il Psv Eindhoven, ancora in Europa League. I due precedenti stagionali, invece, raccontano di 14.933 presenze con lo Sparta Praga e di 12.283 biglietti staccati con lo Young Boys.

NOTTE CLOU. Effetti di una qualificazione acquisita, di una partita infrasettimanale, di una competizione evidentemente poco affascinante per il popolo azzurro e probabilmente – molto probabilmente – del rendimento della squadra in campionato. Con l’ultima parentesi di domenica con l’Empoli aperta con gli applausi e chiusa con i fischi. La sfida con lo Slovan, però, vale un primo posto fondamentale: sebbene gli slovacchi navighino sul fondo del gruppo I a zero punti, gli azzurri non possono permettersi alcuna distrazione in attesa di tempi e partite più esaltanti. Sì, devono vincere e slegarsi dal risultato dello Sparta con i Boys svizzeri: i tre punti, infatti, consentirebbero al Napoli di concludere da leader del girone e dunque di evitare al sorteggio dei sedicesimi, in programma lunedì a Nyon, le prime classificate degli altri gruppi e le quattro teste di serie retrocesse dalla Champions (oltre alle italiane).

LA SERENITA’. In attesa di notizie più confortanti dai botteghini, ieri il gruppo ha ripreso la preparazione al centro sportivo di Castelvolturno. Con il prologo di una chiacchierata in campo con Rafa decisamente moderata: dopo la sfuriata di domenica negli spogliatoi del San Paolo, il tecnico e i suoi hanno parlato un po’ con grande serenità e poi si sono tuffati nel lavoro. Dando il via alla composizione di una formazione che, per forza di cose, sarà più che mai ispirata al turnover: da domani al 22 dicembre a Doha, infatti, gli azzurri giocheranno con Slovan, Milan (domenica), Parma (giovedì prossimo) e Juve. Tutte partite delicate e decisive.

DUBBIO RAUL. Da un punto di vista degli uomini, piccolo allarme relativo ad Albiol: ieri il difensore spagnolo, vittima di un piccolo colpo rimediato con l’Empoli, ha lavorato a parte, e sebbene le sue condizioni non preoccupino, è possibile che Benitez decida di fermarlo in vista di San Siro. Abili e arruolabili, invece, Koulibaly e Mesto: Benitez sta valutando se rilanciarli dal primo minuto, insieme con Rafael, Maggio, Henrique, Inler, Gargano, De Guzman, Hamsik, Mertens e Zapata.

Fonte: Corriere dello Sport
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