Il morso letale di Cassano a dieci minuti dalla fine. Un guizzo da campione del barese rende amarissima la serata azzurra. Un brutto colpo a tre giorni dalla trasferta decisiva di Champions a Dortmund. Prima sconfitta interna e soprattutto una prestazione decisamente sotto tono del Napoli e in più l’infortunio di Hamsik da verificare.
Pioggia e freddo al San Paolo. Il Napoli fa fatica contro un Parma ottimamente disposto in campo, ben messo atleticamente e mai rinunciatario. Parma convincente in particolar modo nel primo tempo. Donadoni si affida alla difesa a quattro, a un centrocampo folto (c’è anche l’ex Gargano con il nazionale Parolo e Marchionni) e schiera Cassano alla Totti, da finto centravanti. E Fantantonio fa la differenza perchè si abbassa tra le linee a ricevere palla e la gira sempre di prima sugli esterni a Biabiany e Sansone. Il Parma gioca un buon calcio, non butta mai via il pallone e sviluppa bene la manovra a un tocco: manca solo la lucidità nel tiro in porta, soprattutto Sansone (24′ pt) grazia Reina da ottima posizione.
Il Napoli ha difficoltà ad azionare la manovra avvolgente e soprattutto si mantiene su ritmi eccessivamente bassi: troppo compassato Inler, poco adatto all’impostazione Behrami e non sufficientemente rapido il movimento degli esterni senza palla. E così non si trovano spazi utili per mettere in difficoltà la formazione ospite. Gli azzurri riescono ad accelerare solo in qualche occasione con le ripartenze, cioè quando recuperano palla in mezzo con Behrami o Inler per azionare i tre d’attacco alle spalle di Higuain. Ma Pandev, preferito a Hamsik e ancora una volta inesistente, Insigne e Callejon non sono precisi nell’ultimo passaggio. Le due uniche palle gol sono quelle del Pipita, la prima nasce da un errore in controllo di Felipe, il tiro dell’argentino (20′ pt) s’infrange su Mirante. La seconda (29′) è una bella giocata personale dell’argentino su assist di Armero, tra i più convincenti nella prima frazione: ancora bravo il portiere gialloblù. Il colombiano a sinistra è tra i più intraprendenti, spinge con convinzione e stavolta è bravo anche in copertura con le giuste diagonali. A destra invece ancora latitante Maggio in fase di spinta. In difesa da centrale torna Britos dopo un mese di assenza per infortunio e gioca in coppia con il solito impeccabile Albiol.
Il Napoli non trova sbocchi e affiora anche un po’ di nervosismo: Higuain calcia via un pallone dopo un fuorigioco dubbio e viene ammonito dal fischiatissimo Mazzoleni, l’arbitro della Supercoppa a Pechino. In avvio di ripresa il primo squillo è ancora del Parma. Altro numero di Cassano, Felipe a un passo dalla porta gira alto di piatto (4′ st). Il Napoli prova ad alzare un po’ il baricentro e ad aggredire più alto ma c’è ancora troppa imprecisione nei passaggi sia dei centrali di centrocampo che dei tre attaccanti dietro a Higuain. Con il passare dei minuti gli azzurri guadagnano finalmente campo e cominciano a tenere il Parma più basso, la manovra degli ospiti infatti diventa meno incisiva. Insigne riesce a produrre qualche giocata delle sue palla a terra, manca però l’ultimo guizzo. Benitez dopo venti minuti della ripresa toglie finalmente Pandev e inserisce Hamsik. Loslovacco dà nuova linfa agli azzurri, arriva il gol di Higuain, annullato per un netto fuorigioco. Poi però Hamsik è costretto ad uscire, dopo un colpo al piede. Dura solo nove minuti la partita di Marek, in campo va Mertens. Un altro duro colpo, poi arriva quello di Cassano che chiude magistralmente una ripartenza palla al piede. Traversa di Mertens su punizione a due minuti dalla fine, Martedì c’è la trasferta decisiva contro il Borussia Dortmund, bastonato in casa dal Bayern Monaco.
Fonte: Il Mattino
