Tirato, concentrato, determinato. Così Mazzarri il giorno della vigilia, così l’allenatore vuole che sia il suo Napoli oggi contro il Cagliari al San Paolo. Guai a lasciarsi ingannare dal fatto che i sardi sono già salvi e avranno tre assenze pesanti, gli squalificati Conti e Pinilla e l’infortunato Cossu. «Sono preoccupato, sarà una partita dura, difficilissima: il Cagliari ha conquistato due punti in più di noi nel girone di ritorno e ha collezionato una sola sconfitta, vincendo tra l’altro anche a Roma. Una formazione in formissima, gioca bene ed è libera di mente perchè è già salva avendo conquistato i quaranta punti».
Mette in guardia il suo Napoli e lo fa ancora di più guardando in casa Milan. «Il Milan dopo la partita con la Juve avrà un calendario facilissimo e potrà vincere tutte le ultime partite: noi dovremo lottare fino all’ultimo minuto per non perdere il secondo posto. I rossoneri hanno la forza di conquistare diciotto punti, per questo motivo noi dobbiamo fare più punti possibili. Le tre prossime partite potrebbero essere decisive se dovessero andare tutte bene per noi». La partita più importante è quella di oggi pomeriggio contro il Cagliari. «Ogni tanto abbiamo avuto qualche battuta d’arresto per sottovalutare certe partite, questa contro il Cagliari sarà più difficile di quella precedente contro il Milan. Sono più teso adesso della scorsa settimana. Chiedo l’aiuto del pubblico, andiamo sempre alla ricerca del risultato attraverso la prestazione, nel rush finale però contano solo i punti. Spero di riuscire a farmi capire, la partita contro il Catania l’anno scorso ci costò i preliminari di Champions, questa è una situazione simile e non dobbiamo sbagliare». Il discorso futuro, il suo rinnovo e la posizione di Cavani: discorsi che possono far perdere la concentrazione? «Io sono abituato, a fine anno saprete cosa farò. Anche Edi è abituato, tutti noi abbiamo interesse a finire questo campionato al massimo per arrivare il più in alto possibile per tutta una serie di motivi. Non credo che Cavani sia distratto da altre cose, sta bene negli allenamenti quando proviamo gli schemi. L’unico rischio è a livello d’inconscio di poter sbagliare approccio con il Cagliari. Ci sono le ultime sei partite per centrare un obiettivo importantissimo: abbiamo a portata di mano addirittura la qualificazione diretta e non ce la dobbiamo far scappare». Una certezza, Pandev ritrovato. «Per me è stato importante e decisivo tutto l’anno come lo sono stati tutti gli altri. Ora vive un momento di forma particolare: è carico, su di morale, perchè il gol fa sempre bene a un attaccante o a un trequartista. Non faccio distinzioni, sono importanti tutti. Se facciamo un gol e ne prendiamo due non serve a nulla. Dobbiamo fare bene allo stesso modo la fase difensiva per vincere». Il cambiamento di modulo: Behrami davanti alla difesa, i due interni di centrocampo Dzemaili e Hamsik (Inler e Armero però restano sempre in corsa). «Ho messo Behrami davanti alla difesa per avere più filtro, prima si soffriva di più in difesa, questo nuovo atteggiamento ci dà più sicurezza e ci sono due mezzali con Hamsik molto offensivo». In porta gioca Rosati, all’esordio casalingo. «In campionato quando ha giocato per noi è andata sempre bene». La catena di sinistra con Zuniga sulla linea dei terzini e Armero più avanti. «Quando l’ho fatto è andata bene, Armero funziona anche da mezzala nel 4-3-3».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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