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Champions League, diritti tv: le mosse di SKY, DAZN e Amazon

L'analisi di CalcioeFinanza.it

Entra nel vivo la partita per l’assegnazione dei diritti audiovisivi della Champions League in Italia relativi al triennio 2021-2024 con la Uefa che vorrebbe finalizzare la vendita tra febbraio e marzo.

Secondo quanto riportato da ItaliaOggi il gruppo Sky Italia sarà certamente della partita. Ma senza fare pazzie, poiché ha già dimostrato in passato di poter fare a meno della Champions League (ai tempi di Mediaset Premium) senza subire alcun contraccolpo.

Peraltro, osserva ItaliaOggi, a voler guardare quanto accaduto nel Regno Unito e in Germania, Sky non considera la Champions league di calcio come un evento fondamentale: non la trasmette più nel Regno Unito dal 2015, e pure in Germania, dopo molti anni, ha preferito privarsene dal 2021 per tenere sotto controllo i conti.

Operazione più che mai necessaria in Italia. Per aggiudicarsi i diritti della Champions per il triennio 2018-2021 Sky si è impegnata a versare alla Uefa 300 milioni di euro a stagione, condividendo tuttavia parte dei costi con gli altri operatori nazionali: la Rai, che per trasmettere alcune gare in chiaro nella stagione 2018-2019 ha sborsato 40 milioni, e Mediaset, che dalla stagione 2019-2020 ha siglato un analogo accordo con Sky ma a 50 milioni a stagione.

Chi potrà competere con Sky per le prestigiose partite europee del triennio 2021-2024?

Dazn si è già accaparrato i diritti della Champions in Germania, e potrebbe provare a fare lo stesso in Italia, magari con il placet di Sky che già ha i canali di Dazn sul proprio bouquet a pagamento e con cui, dal 2020, condivide anche i diritti tv della MotoGp.

Pure Amazon, tenuto conto di quanto fatto in Germania, sarebbe disposta a fare offerte.

L’Uefa, secondo quanto riportato da ItaliaOggi, starebbe provando a sondare anche Disney, che il prossimo 24 marzo debutterà con la sua offerta Disney+ in Italia (e Regno Unito, Irlanda, Francia, Germania, Spagna, Svizzera e Austria).

La Champions League potrebbe essere usata come strumento promozionale per conquistare clienti più rapidamente. Da un lato, infatti, ci sono il Dna e il know how sportivi di Disney, che controlla il network Espn. Dall’altro ci sono pure le iniziative di Fox, di cui Disney è diventato azionista di maggioranza, che è presente in vari mercati con il brand Fox Sports (i cui canali tv sono però stati chiusi in Italia nell’ estate 2018).

Più probabile, tuttavia, che al momento Disney+ si concentri sulle sue offerte di film, serie tv, documentari e corti a 6,99 euro al mese.

Fonte: CalcioeFinanza.it

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