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CHAMPIONS LEAGUE – Alla scoperta del Bayern Monaco, gli azzurri nella bomboniera dell’Allianz Arena

 

Girone di ferro per i partenopei che trovano sulla propria strada europea Villareal, Manchester City e Bayern Monaco. I tedeschi sono dei veri e propri veterani  di questa competizione. I bavaresi quest’anno  per guadagnarsi un posto nei gironi hanno dovuto superare la fase eliminatoria contro gli svizzeri del Zurigo, imponendosi in casa 2-0 e fuori casa per 1-0 grazie alle buone prestazioni del proprio collettivo. Nella scorsa stagione i tedeschi sono stati eliminati dall’Inter. Gli uomini dell’ex allenatore Van Gaal non hanno saputo gestire la vittoria conquistata all’andata a San Siro per 1-0, perdendo fra le mura amiche per 3-2.

 

STORIA: La storia della società del Bayern Monaco è la più vincente tra quelle delle squadre tedesche. I bavaresi possono sfoggiare un palmarès di tutto rispetto, con in bacheca  ben 22 titoli di Germania , 15 Coppe di Germania, 3 Supercoppe di Germania e 6 Coppe di Lega tedesca. Per quanto riguarda i trofei internazionali vinti hanno conquistato 4 Coppe Campioni/Champions League, 1 Coppa delle Coppe, 1 Coppa Uefa e 2 Coppe Intercontinentali.  

FORMAZIONE: Quest’anno la squadra è stata affidata a Jupp Heynckes che ha dovuto  prender in mano un gruppo spremuto fino all’osso dall’ex allenatore van Gaal. Il nuovo tecnico ha voluto continuare ad utilizzare lo stesso schema dell’olandese, un 4-3-3 che in fase difensiva si trasforma in un 4-5-1. In porta troviamo il nuovo acquisto Neuer, giovane portierino molto promettente proveniente dallo Shalke 04. La difesa tipo è composta centralmente da Van Buyten e Badstuber, mentre sugli esterni troviamo Rafinha (ex Genoa) e il capitano Lahm che hanno il compito di spingere sulle fasce. Il faro di centrocampo è Bastian Schweinsteiger che, nonostante le sirene di mercato (con Milan e Arsenal interessate al suo cartellino), ha deciso di rimanere all’Allianz Arena prendendo in mano le chiavi del centrocampo. Al suo fianco si alternano l’ucraino Tymoschuk e il nuovo acquisto Luiz Gustavo proveniente dall’Hoffenheim. Il trio che gravita dietro le punte è composto da Frank Ribery, Thomas Muller e Arjen Robben, gli uomini sicuramente più rappresentativi e più capaci dal punto di vista tecnico della squadra. In attacco troviamo Mario Gomez, bomber anche della nazionale tedesca. Come alternative ai titolari ci sono comunque giocatori molto validi come Olic, J.Boateng, Kroos e il giovane Alaba.

STELLA: una fra le più importanti stelle del club tedesco è sicuramente l’esterno d’attacco Arjen Robben. L’olandese, approdato in Germania negli ultimi giorni di mercato della sessione estiva 2009, è stato il trascinatore dei bavaresi nell’edizione di Champions League persa in finale al Santiago Bernabeu contro l’Inter di Mourinho. Cresciuto calcisticamente nel Groningen per poi passare al PSV dal 2002 al 2004, approda nel calcio che conta nel 2004 sbarcando in Inghilterra alla corte del Chelsea di  Josè Mourinho. Disputa tre stagioni allo Stanford Bridge collezionando 67 presenze e 15 reti. Il 22 agosto 2007 firma un contratto di cinque anni con il Real Madrid che lo acquista per circa 36 milioni di euro. Nelle merengues gioca 50 partite mettendo a segno 11 reti prima di approdare nel 2009, come detto, al Bayern Monaco. Robben fa della sua velocità l’arma più pericolosa. Gioca prevalentemente sulla corsia destra cercando sempre di accentrarsi per concludere in rete con il suo piede preferito (sinistro). Faro della nazionale olandese insieme al suo compagno Sneijder, è capace di dribblare l’uomo con facilità, tanto che in Bundesliga gli allenatori avversari decidono di riservargli quasi sempre una doppia marcatura.   

STADIO: Dal 1925 il Bayern gioca nel Grünwalder Stadion con il Monaco 1860. Durante la II guerra mondiale lo stadio fu distrutto dai bombardamenti e ricostruito totalmente nel 1948 e il primo incontro fu disputato nel 1961 contro il 1. FC Nürnberg. Lo stadio aveva una capienza di soli 44.000 posti e perciò fu ricostruito per i giochi olimpici del 1972. Il nuovo impianto, che vantava una capienza massima di 79.000 spettatori, fu rinominato Olympiastadion e venne inaugurato all’inizio della stagione 1971-72. Nel 2002 il Bayern e il Monaco 1860 costruirono un ulteriore nuovo stadio: la modernissima Allianz Arena, edificata nella parte nord della città. L’impianto è agibile dalla stagione 2005-06; vanta una capacità di 69.900 persone. È una costruzione ultratecnologica, capace di illuminarsi all’esterno con i colori della squadra di casa. La prima rete segnata nel nuovo stadio è stata di Owen Hargreaves.

CAMPIONATO: La squadra del presidente onorario Franz Beckenbauer già cominciato il suo relativo campionato, la Bundesliga, ottenendo sei punti nelle prime tre gare. Nonostante l’amaro debutto nella prima gara casalinga persa 1-0 contro il M’Gladbach, i bavaresi si sono ripresi andando a vincere poi in casa del Wolfsburg per 1-0 con gol di Luiz Gustavo al 90’ e poi surclassando l’Amburgo in casa con un secco 5-0 con reti di Van Buyten, Ribery, Robben, Gomez ed Olic. Il Bayern proverà ad insidiare i campioni in carica del Borussia Dortmund per la conquista del maistershalle.

 

 

 

 

Servizio a cura di Gilberto D’Alessio

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