Rino Cesarano, collega de “Il Corriere dello Sport”, interviene a Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:
“Il fatto nuovo è che anche la Disciplinare è combattuta, sta cercando meglio di capire la situazione e di entrare nel merito di questo caso che sa di paradosso. Si sta cercando di decifrare meglio la personalità di Gianello, un uomo definito da chi lo conosce una persona un pò leggera, superficiale, nel calcio come nella vita, basti pensare alle parole di Mazzarri. Il solo fatto che nelle testimonianze sia stato fatto il nome di Fabio Quagliarella e che quest’ultimo non sia stato chiamato a rapporto la dice lunga sull’attendibilità delle parole del portiere veronese. Anche la richiesta del pm Palazzi, un solo punto di penalizzazione, è un chiaro segnale dell’estraneità della Società Azzurra, tutte le altre società implicate in queste situazioni hanno avuto richieste di penalità molto più corpose. E’ in corso una querelle esposta da Cannavaro nei confronti dell’ex dodicesimo del Napoli e questo può incidere sul decorso delle cose. Non è detto che la Società partenopea non possa uscirne pulita al 100%. La personalità di Gianello? Un ragazzo buono d’animo, una persona fragile, sconvolto dalla perdita del padre, deceduto sugli spalti mentre lui era in campo. La sua fragilità si evince specialmente quando, davanti ai pm, cambia versione svariate volte. Cannavaro? Sono sicuro che è pulito: è il simbolo del napoletano volenteroso e passionale, capace di scendere in B pur di vestire la maglia del suo cuore e di riuscire a non vivere all’ombra del più quotato fratello. L’eventuale squalifica di Cannavaro apre le porte ad una piccola rivoluzione del pacchetto arretrato: oltre al capitano, Campagnaro non ha ancora rinnovato ed ha squadre importanti che lo seguono, Fernandez non gioca quasi mai e non vorrebbe perdere, di riflesso, il posto in Nazionale: il Malaga si sta muovendo seriamente per imbastire una trattativa con l’argentino. Uvini? Doveva essere uno dei perni della difesa del futuro, ma anche lui il campo lo sta vedendo poco. Cosa manca a questo Napoli? La cattiveria ed il cinismo, ci sono momenti in cui il bel gioco può essere messo da parte a vantaggio del solo risultato. La nostra è una squadra giovane, seppur non nell’età dei giocatori, nell’assetto vero e proprio, quindi ci sono ampi margini di miglioramento. Dei complimenti per il bel gioco te ne fai poco: l’unica cosa di cui ci si ricorda sono le vittorie.”
La Redazione
M.P.
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