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C’era una volta… l’agente FIFA: ad aprile cambia tutto, ecco come

1° APRILE 2015 – SCATTA LA RIVOLUZIONE – La data è questa: 1° aprile 2015. Trattasi della data che darà l’inizio – o dovrebbe dare inizio (si registrano molti appelli per mantenere lo status quo) ad una autentica rivoluzione nel mondo dei “procuratori” di calcio. La figura dell’agente FIFA sarà sostituita da quella dell’intermediario, figura quest’ultima ancora difficile da definire giuridicamente. In pratica, la FIFA ha, dopo diversi tentativi mai portati a termine, stilato un nuovo regolamento che prenderà il posto di quello ora vigente e regolante l’attività degli agenti FIFA.

Molti ragazzi che in questi giorni, non solo in Italia ma in tutti i Paesi del mondo, erano soliti iniziare a studiare le norme del calcio in vista dell’esame per conseguire la licenza FIFA – visto che il bando d’esame non è uscito e non uscirà – si pongono le seguenti legittime domande: come farò a diventare un procuratore? Devo iscrivermi all’università per coronare il mio sogno? Chi è l’intermediario? Ci sarà un albo degli intermediari cui potersi iscrivere per esercitare la tanto ambita professione del procuratore sportivo? Che fine faranno gli agenti fifa ora operanti nel mondo del calcio?

NUOVE REGOLE: LIBERALIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE – Ebbene, tutte le suddette domande dovranno trovare chiare risposte da parte della FIFA e delle singole Federazioni. Tentiamo, tuttavia, di rassicurare tutti coloro che ambiscono a diventare i nuovi Raiola o i nuovi Mendes del calciomercato. Secondo i piani della FIFA, già messi nero su bianco, TUTTI potranno accedere a questa affascinante ma al tempo stesso complicata attività: sarà sufficiente, a partire dal 1° aprile 2015, fare richiesta di iscrizione presso la propria Federazione di appartenenza (nel nostro caso la FIGC) indipendentemente dai titoli di studio conseguiti (fino a oggi era indispensabile possedere il diploma di maturità, ma potrebbe anche essere mantenuta questa condizione) e dall’età (certamente la maggiore età sarà comunque richiesta); sarà, perlomeno, necessaria una auto-dichiarazione di non aver subito condanne penali (la FIFA ha sempre richiesto agli aspiranti agenti di essere “persone dalla reputazione impeccabile”, e cioè di non aver commesso reati di violenza o reati finanziari per poter accedere all’esame ed esercitare l’attività). Quanto sopra detto si dovrebbe, pertanto, tradurre in un accesso liberalizzato alla “professione”.

LE DUE NOVITA’ PIU’ IMPORTANTI – Due novità di rilievo meritano di essere portate a conoscenza: 1) la FIFA vuole limitare al 3% la provvigione massima che un intermediario potrà incassare sull’ingaggio annuo lordo del suo assistito (limite che contrasta con le nostre norme statuali e che, di conseguenza, non è detto che troverà l’avallo della Federazione italiana); 2) gli intermediari potranno rappresentare contemporaneamente gli interessi sia del calciatore da loro assistito che della società da loro rappresentata nella stessa operazione di mercato (ciò consentirà – grazie alla liceità del c.d. doppio mandato, oggi severamente vietato e sanzionato, di percepire un guadagno da due clienti diversi).

COSA SUCCEDERA’ AGLI ATTUALI AGENTI FIFA? – E gli Agenti FIFA oggi operanti? Si trasformeranno a loro volta in intermediari. E la cosa ai più non va bene. In particolare, è in atto un’azione di contrasto alle suddette novità da parte dell’associazione dei “procuratori” inglesi che conta 300 iscritti.

In ultima analisi, è da evidenziare che, deregulation a parte, l’attività del manager del pallone, comunque la si voglia chiamare e disciplinare, ha due lati della medaglia: da una parte, la possibilità di trasformare la propria passione per il calcio in una attività avvincente costellata di viaggi e fitta di relazioni interpersonali, e dall’altra la difficoltà di farsi strada, soprattutto per i neo-procuratori, in un ambiente lavorativo altamente concorrenziale.

Fonte: Calciomercato.com

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