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C’era una volta la “bestia nera” Konè. L’incubo di Mazzarri che Benitez proverà ad esorcizzare di nuovo

All'andata pericolo scampato, al "Dall'Ara" c'è da esorcizzare altri brutti ricordi

Nel calcio si sa, capita spesso di trovare bestie nere, giocatori particolarmente ispirati quando si vede una determinata maglia, o quando si incontra un determinato tecnico o un determinato giocatore. Per maggiori informazioni chiedere a Stefano Tacconi che, a quasi trent’anni di distanza, quando sente il nome di Maradona ripensa ancora a quella punizione che entrò nella storia. O pensiamo a Pagliuca, vero e proprio bersaglio preferito di Batistuta, al Marco Delvecchio che segnava (quasi) solo nei derby, o in tempi più recenti al grandissimo feeling che c’è tra Mauro Icardi e Gigi Buffon. Il Napoli, dal canto suo ha visto molti carneadi della domenica indovinare il gol del match (o della vita) proprio contro gli azzurri. Il caro buon vecchio Moscardelli, o il giovane Paloschi, mentre riguardo ai giocatori di spessore più elevato c’è Paul Pogba con il vizio di far male agli azzurri. Tutti con lo stesso vizio: quando vedono azzurro centrano subito la rete.

Una costante che nell’ultima epoca mazzarriana era diventata sinonimo di beffa certa, un countdown verso l’inevitabile gol del semi-sconosciuto di turno che decide, su diciotto squadre a disposizione, di prendersi la gloria proprio con il Napoli. E proprio con Mazzarri nascevano tormentoni destinati a far ridere gli appassionati e a far fare il fegato amaro ai supporters napoletani. Il già citato Moscardelli, o quel Di Natale che immancabilmente, ad ogni Napoli-Udinese, piazzava il suo colpo. Nella storia però resterà una di queste “bestie nere” in particolare, il bolognese Panagiotis Konè. In meno di una settimana, quest’albanese naturalizzato greco, fu in grado di distruggere prima le speranze scudetto del Napoli e poi eliminarlo anche dalla Coppa Italia. Con buona pace del caro Mazzarri. Prima in campionato segna un eurogol che vale il momentaneo 2-2 (il Bologna poi vincerà 3-2), poi, tre giorni dopo, segna allo scadere il gol del 2-1 che elimina i partenopei dalla Coppa Italia. Uno score niente male per uno che in precedenza, tra Bologna e Brescia, aveva segnato solo due gol.

La vicenda assume però toni surreali in questa stagione. L’andata di Napoli-Bologna si conclude senza alcuna rete del greco, gli azzurri vinsero 3-0. Pericolo scampato? Per il Napoli in un certo senso si, per l’ex allenatore Walter Mazzarri tutt’altro. Konè è spietato quando vede il livornese. Una macchina da gol. L’ha fatto quando Mazzarri era a Napoli, lo rifà non appena il tecnico decide di andare all’Inter. Ed ecco il suo zampino in Bologna-Inter 1-1. E vai con le grosse risate dei napoletani. “Pericolo scampato, l’obiettivo non siamo noi, è Mazzarri!”  Konè, bestia nera di Mazzarri, non del Napoli. Per il momento. Già perché c’è da giocare anche il ritorno. Lungi dal cantare vittoria, ci sono però altri 90’ minuti da giocare. Benitez fino ad ora ha già esorcizzato vari “incubi” azzurri, da Pioli al tabù della San Siro rossonera. Un’altra partita e potremmo dire o meno se anche Konè può essere inserito nella categoria dei brutti ricordi.

Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio

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