«Qual è il fattore atmosferico che ti è più antipatico?». Ride sotto il baffo bianco Renato Rotondo, primario ortopedico del Cto, il Napoli nelle ossa, prima ancora della laurea. «La pioggia! La detesto!» risponde il fratello Michele, primario di neurochirurgia nello stesso ospedale, nemmeno un bisturi potrebbe estirpargli l’azzurro dal cervello. Allo stadio, bagnati fradici dall’insopportabile acquazzone, in quel limbo d’attesa che è il bar della tribuna prima del fischio d’inizio, stilano, ironici, classifiche di antipatie e simpatie. È il leitmotiv della giornata. «Oggi siamo tutti felicemente antipatici» commentano. «È come se ci fossimo scrollati di dosso l’abituccio da simpaticoni, e perdenti, che per anni ci hanno cucito addosso!». Lo striscione in siculo della Curva B «Salutiamo cu’ cori i cumpari» accoglie antipaticamente i gemellati amici in rosanero, i ragazzi a torso nudo nel cuore della Curva A, che magari prenderanno la bronchite ma che «una vittoria val bene una febbre», al 3-0 esultano con tutta la loro antipatia, e primo sul podio degli antipaticissimi, alla fine, un certo Sansone da Parma, non muore, per carità, ma segna, e trascina tutti i metaforici filistei bianconeri in un pareggio che fa esplodere di antipatia tutto il San Paolo. Manco avesse segnato Cavani.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro