No. Non riesco a farmene una ragione. Pensare che anche il match con l’onesto Novara fanalino di coda sia diventata la madre di tutte le partite, mi crea una preoccupante depressione calcistica. «Il blocco è psicologico». «No, il calo è fisico». «Ma che dici, è la panchina che non funziona». Gli umori del tifo contribuiscono alla mia mesta confusione. Ancora perseguitata dai fantasmi di Lanzafame e Bellini, nel cuore la tristezza delle occasioni mancate per agguantare il terzo posto e la consapevolezza di quanto sia difficile l’anno prossimo risentire il ruggito Champions, mi scorre davanti agli occhi il film dell’entusiasmo delle ragazze del Napoli Carpisa Yamamay neo promosse in A1 con due giornate di anticipo. Su quelle magliette azzurre sudate dall’altra metà del pallone, negli sguardi di quelle giocatrici figlie di un calcio lontano anni luce dai capricci milionari del Campionato di A, ho letto una spensieratezza gioiosa che da settimane in Casa Napoli sembra essere merce rara. Fuori e dentro il campo. È da lì che dobbiamo ripartire mi sono detta entrando nello stadio improvvisamente rinfrancata. Smile, please! Sorridete ragazzi. Io ho cominciato con una bella risata con lo steward. Chissà se aiuta.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro