Nel corso della puntata quotidiana di “Uno In Goal”, programma sportivo sulle frequenze di Radio Antenna Uno, è stato intervistato Alessandro Cecchi Paone, conduttore televisivo e presidente della squadra di calcio San Vito Positano, che milita in Eccellenza. Ecco l’intervista integrale, a cura del conduttore Dario Gambardella:
“San Vito Positano? Ormai da due anni ho rilevato la squadra, di cui sono presidente onorario, per amore di Positano e della sua gente. La squadra navigava in cattive acque dopo più di cinquant’anni anni di onorata carriera e ho deciso di comprarla per l’amore che nutro verso una città che frequento da quando avevo un anno. Nella passata stagione la società è stata risanata e assieme a un grande mister come Guarracino abbiamo fatto una bella campagna acquisti, vincendo subito la Promozione. Adesso siamo terzi dietro due corazzate come Sorrento e Nocerina, meglio di così non si potrebbe andare. Problemi del calcio campano? Il calcio è il nostro sport, ci sono parecchi problemi e ho deciso di salvare il Positano perchè il calcio è lo sport più vicino alla gente. Ci sono persone che hanno i mezzi ma che non spendono più, dimenticando che dietro una squadra c’è la possibilità di far fare sport alla comunità. Ho salvato il Positano anche perchè dietro c’è una polisportiva che dà la possibilità di fare sport a cento bambini e bambine, è un segnale di attenzione per la comunità, che in molti non hanno più, pur avendone i mezzi. Non è un problema economico, c’è mancanza di un senso di aderenza alla comunità, che ha bisogno della sua squadra per avere un punto d’incontro e per far fare sport ai ragazzi. La nostra classe dirigente non sente più questa esigenza ed è un problema. Serie A? Vengo da una famiglia molto legata a Napoli e vengo spessissimo nella città partenopea, ma tifo Roma e rispetto questa tradizione, sperando che sia la volta buona per lo Scudetto, mentre in Campania tifo Positano. Napoli? E’ una splendida città in cui vengo tutte le settimane, ho tanti progetti in corso con Città della Scienza e la Suor Orsola Benincasa”.
