Una vigilia speciale. Questa con l’Inter è una notte formato Champions. Partita da dentro o fuori che vale la semifinale di coppa Italia. Il Napoli capace di esaltarsi nelle notti delle stelle: lo ha fatto in campionato contro le grandi e in Europa contro le superpotenze, Manchester City in testa. E l’Inter è una grandissima squadra, grandi tradizioni e rosa di primissimo livello, non solo per il monte ingaggi ma anche per la qualità tecnica.
Sfida dalle mille suggestioni e anche dal gusto speciale della rivincita: l’Inter l’anno scorso eliminò il Napoli ai calci di rigore, decisivo fu l’errore di Lavezzi. Un’eliminazione cocente perchè il Napoli avrebbe meritato sicuramente qualcosa in più e questo sarà un motivo ulteriore per andare avanti. Inter che il Napoli ha battuto nettamente in campionato (3-0) infrangendo il tabù «Meazza» che durava da una vita. Ma quella era un’altra Inter, fu la sera della partita di esordio di Ranieri sulla panchina nerazzurra. Dopo le difficoltà iniziali il tecnico romano ha infatti rimesso in corsa la squadra in campionato: sette vittorie consecutive e la corsa scudetto riaperta.
Napoli grande con le grandi e piccolo con le piccole. Finora è stato così, gli azzurri si sono esaltati contro squadre di primissima fascia. Alla base le motivazioni psicologiche, ovviamente, ma anche tattiche: le difficoltà maggiori il Napoli le ha avute contro squadre sulla carta inferiori che si sono chiuse in difesa, mentre si è esaltato in partite dove ha potuto godere di più spazi o comunque nelle quali gli avversari non hanno pensato solo e soltanto a difendersi in blocco.
Vigilia blindata. Trapela poco o nulla dall’ultimo allenamento, quello delle scelte definitive. Mazzarri non vuole concedere vantaggi a Ranieri che a sua volta è stato ermetico. Un fatto è certo: in campo scenderà il miglior Napoli, il tecnico si affiderà alla migliore formazione. Dovrebbero essere tre i cambi rispetto alla formazione di Siena. Uno è certo, l’inserimento di Zuniga al posto di Dossena sulla fascia sinistra che ha giocato sempre titolare le ultime quattro partite.
I due dubbi riguardano centrocampo e attacco. Ipotizzabile una staffetta svizzera a centrocampo, l’avvicendamento tra Dzemaili e Inler, il capitano della nazionale rossocrociata ha accusato un calo evidente nelle ultime partite e potrebbe usufruire di un turno di riposo. In attacco Lavezzi è candidato a rientrare dal primo minuto, fondamentale la sua velocità per scardinare le difese avversarie. In ballotaggio con Pandev, sempre schierato nelle ultime partite e decisivo a Siena. Un dubbio che verrà risolto solo alla vigilia perchè il macedone è in un momento di ottima forma e ci tiene in maniera particolare a essere in campo contro la sua ex squadra. Il Pocho però è favorito.
In difesa si va verso la riconferma di Campagnaro, Cannavaro e Aronica nonostante gli affanni delle ultime partite. Restano i tre più affidabili per esperienza e condizione, quelli che hanno giocato alla grande le sfide temutissime di Champions League. Britos deve ritrovare il ritmo partita e dovrebbe tornare domenica nella trasferta di campionato a Genova.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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