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C’è Juve-Napoli prova di scudetto

Attenti, il Napoli fa sul serio, punta forte allo scudetto, tanto è vero che trascura le Coppe. Massimo Carrera non ha dubbi e sottolinea: non ci sono favoriti in questa sfida, nemmeno la Juve campione d’Italia. Nemmeno la classifica parallela dei chilometraggi dei ventidue giocatori conterà più di tanto, per il tecnico juventino. «Tutti hanno problemi con i lunghi viaggi, ma – dice – noi non piangiamo». È l’unica, velata, nota polemica del sostituto di Conte, che oggi lascerà il posto ad Angelo Alessio, vice ufficiale dell’allenatore titolare.
Anzi, il «duro» Carrera tende mano e sorriso al collega Mazzarri. «Ci siamo divertiti e abbiamo scherzato, a Pechino – sottolinea – ma finisce tutto lì. Oggi saluterò sia lui, che Frustalupi», con implicita allusione alla battuta al veleno di Mazzarri di due mesi fa. Carrera gli aveva augurato di vincere quanto lui da calciatore e il tecnico azzurro aveva argutamente risposto che il confronto si doveva fare non con se stesso ma con il suo secondo, appunto Frustalupi.
Però l’orgoglio bianconero torna prepotentemente quando si riparla di moduli simili o ‘copiati’ tra Napoli e Juventus. «No – dice Carrera – vi assicuro che Conte è passato al 3-5-2 quasi per caso, quando lo scorso anno si rese conto che era più congeniale alle caratteristiche della squadra. Noi e il Napoli vediamo il calcio in modo diverso: la Juve è più propositiva, ha mandato in gol undici uomini diversi, ne ha segnati sei in più rispetto all’anno scorso e dunque non è così prevedibile; il Napoli è bravissimo nelle ripartenze e noi dovremo stare molto attenti».
Carrera respinge con forza e anche una buona dose di disappunto le voci di un litigio con Conte. «Mi è dispiaciuto molto leggerlo. Io so bene qual è il mio ruolo, ho stima e rispetto per Antonio. Tanto è vero che non penso ad altre possibili destinazioni e sto benissimo qui. Oggi andrà in panchina Alessio e io torno con entusiasmo a fare il collaboratore tecnico».
Definisce la partita di oggi un big match, ma è anche sicuro che «si inseriranno altre pretendenti nella lotta scudetto, è troppo presto parlare di duello tra le due prime». E respinge con forza anche l’etichetta di «soldatini», affibbiata da Cassano ai giocatori tesserati per la Juventus. «Anche quando giocavo io, ci sono sempre stati professionisti, che sanno ciò che pretende la società e fanno di tutto per perseguire gli obiettivi richiesti, allenandosi bene e tenendo un comportamento corretto nella vita privata».
Capitolo infermeria: Buffon non ce la fa, come Vucinic. Il portiere aveva detto che avrebbe giocato solo in condizioni supersicure e il provino di ieri: difficile il recupero anche per la trasferta di martedì in Danimarca pr la Champions. Per Vucinic invece è ‘solo’ influenza intestinale, che però, complice anche la febbre dei giorni scorsi, ha debilitato l’attaccante. Recuperabile per martedì. Per sostituirlo sono pronti Quagliarella, il più sicuro del posto e Giovinco-Matri, che si disputano una maglia.

Fonte: gazzettino.it

La Redazione

P.S.

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