Serie C, squadra rinnovata per otto undicesimi con l’inserimento di giovani fuoriclasse ed uno stadio da ammodernare per ospitare anche gare di livello internazionale. Una rivoluzione, in campo e fuori dal campo. Si presenta così la Green Island di Lello Carlino e dei suoi amici imprenditori napoletani, che da ieri mattina ha ufficialmente preso in mano le redini dell’Ischia. Parte – e senza ulteriori ritardi – il piano di rilancio societario e calcistico del club gialloblu. Che per il prossimo campionato affida la panchina a Salvatore Campilongo. Entro domattina la firma del tecnico che da settimane è al lavoro assieme ai collaboratori più stretti di Carlino per ridisegnare quello che sarà l’organigramma di una squadra sulla quale la Green Island si prepara a fare investimenti per milioni di euro. «È da tempo che mi sono avvicinato a questo interessante progetto che vedrà l’Ischia protagonista. Sarà una bella sfida, e la cordata guidata da Carlino, è in grado di garantire una solidità economica senza eguali» è il primo commento del neo allenatore.
Ad affiancarlo ci sarà Nicola Crisano nel suo nuovo ruolo di direttore sportivo fresco di brevetto meritatamente conseguito a Coverciano. Il presidente uscente dell’Ischia, il manager Prospero Santo, dirigerà invece il settore giovanile (sul quale la Green Island investirà quasi il 30 per cento del suo budget per garantirsi i campioni del futuro) affiancato da Pino Taglialatela. Quella che Campilongo si appresta a guidare, sarà infatti una squadra altamente competitiva e con tanti talenti. Sono ben tredici (fra titolari e rincalzi) gli acquisti che verranno ufficializzati a giorni. Una squadra versatile e pronta a stare in campo disputando il prossimo campionato di serie D con l’obbiettivo di cogliere subito la promozione. Oppure, di andare a competere direttamente in C2 che potrebbe verificarsi, nel caso di ripescaggio oppure di eventuale acquisizione del titolo. Operazione per la quale, Green Island non fa mistero di aver già disponibile la liquidità necessaria. Presidente è stato nominato Roberto Maione, noto nel campo della pubblicità televisiva, vice presidente è un nome storico nella dirigenza del calcio Napoli: Dino Celentano.
Il ruolo di amministratore delegato sarà ricoperto dal commercialista napoletano Giancarlo Senese. E Carlino? Tutti si attendevano che il ruolo di presidente della Green Island spettasse a lui, al patron di Carpisa & Yamamay. «Sono un socio come gli altri amici che hanno voluto raccogliere questa bella e importante sfida che farà di una squadra e di una isola dal nome famoso come Ischia, uno dei primi esempi di calcio manageriale e finanziariamente sano» si schernisce il diretto interessato. «A giorni sarà lui il nuovo presidente dell’Ischia. Glielo dobbiamo per gli sforzi tante volte non dovuti e per l’impegno che ha profuso in questa impresa» anticipa il sindaco di Ischia Giosi Ferrandino, alla testa della cordata dei soci isolani, che detengono le quote di minoranza.
In Green Island al momento sono entrati (certificato antimafia alla mano per dimostrare a tutti la serietà dell’operazione) nomi importanti dell’imprenditoria napoletana. Titti Chianese, Raffaele Ferrara, Vincenzo De Luca, Geppy Marotta, Paolo Fontanarosa, Gregorio e Raffaele Galiano, Stefano Argenziano, Giancarlo Delizia, Flavio Dinacci, Maurizio Fusco, Salvatore Milone, Salvatore Carrino e tanti altri ancora. Fra gli ischitani, oltre al sindaco Ferrandino, ci sono nomi come quelli del gioielliere Marco Bottiglieri, dell’albergatore Giancarlo Carriero e dell’armatore Salvatore Lauro.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.-
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