A sinistra, a destra, dietro le punte, un jolly che farebbe gola a tanti allenatori. Juan Camilo Zuniga, colombiano, ventisei anni non ancora compiuti, ha dimostrato di sapersi adattare in più ruoli. E soprattutto, cimentarsi a sinistra con risultati altrettanto apprezzabili lui che è destro naturale. Ecco perchè Mazzarri va fiero di lui. «Zuniga è il giocatore che mi sta dando maggiori soddisfazioni perchè ha compiuto progressi enormi da un anno all’altro. Ed in prospettiva rappresenta un capitale importante anche per la società» , dichiarò il tecnico toscano alla vigilia della sfida con il Milan. Eppure lo lasciò in panchina per far posto a Dossena ( unico avvicendamento rispetto a Manchester). Tranne poi lanciarlo nella mischia nel finale con i rossoneri ed il colombiano ripagò con un salvataggio difensivo prodigioso. Mazzarri, dopo l’eccellente prova in Champions League, aveva già in mente di richiamarlo in causa con il Chievo Verona. Pensava di dare un turno di riposo a Maggio e ricorrere a Zuniga per presidiare la fascia destra. Ma all’ultimo momento ha dovuto cambiare idea. Il lutto improvviso che ha colpito Dossena (la perdita del padre) spingerà l’allenatore ad impiegare il colombiano di nuovo a sinistra. «Ma non c’è alcun problema. Gioco dove mi dirà il mister. Ormai riesco a districarmi su entrambe le corsie» , confidò appena rientrato dalla Coppa America.
I PROGRESSI – Inzialmente Zuniga era piuttosto restio a spostarsi dall’altro lato. Temeva di trovarsi a disagio come in realtà avvenne nel campionato 2009- 2010. E per un pò aveva pensato persino di cambiare aria. Poi Mazzarri lo ha convinto a restare, ha insistito con gli addestramenti, gli ha spiegato che quelle finte e controfinte erano controproducenti. Che sarebbe stato meglio limitare i dribbling e velocizzare l’azione. Il colombiano ha messo in pratica i consigli dell’allenatore ed i risultati sono arrivati man mano che cresceva l’autostima. Zuniga è andato persino in gol due volte nel ruolo di esterno sinistro, entrambe al San Paolo: con il Catania ( 1 0) e con l’Inter ( 1- 1).
«Dopo quella rete all’Inter provai una gioia indescrivibile» , ha confessato. Il colombiano ha collezionato ventisette presenze nel campionato scorso, diventando tra l’altro anche titolare nella nazionale colombiana, seppure in un contesto tattico diverso.
L’INTESA – A favorire l’inserimento di Zuniga nella nuova posizione, ha contribuito tanto anche l’affiatamento con i compagni. Il colombiano ha legato molto con gli argentini e gli uruguagi. Non c’è festicciola che non venga invitato l’ex difensore del Siena. Zuniga scherza in continuazione, ascolta musica latino americana a tutto volume e prima di Manchester incitava gli altri a tentare il colpaccio. Ed oggi è diventato anche un pupillo di Mazzarri per come ha saputo applicarsi e mettere in pratica i suoi consigli:
«Zuniga è diventato un giocatore prezioso perchè può consentire di far riposare tanti suoi compagni senza che il collettivo ne risenta».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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