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CdS – Zeman e Immobile: Pescara leader

La squadra del boemo ha segnato 5 gol: tre portano la firma del baby arrivato in prestito dalla Juve

Così giovane, così spietato. Il rinnovato Pescara di Zdenek Zeman ha approcciato il campiona­to con una determinazione feroce. Con un Ciro Immo­bile che segna, sogna e fa so­gnare. Il progetto zemania­no è appena agli albori, però la compagine biancazzurra ha già espugnato Verona e piegato l’Empoli in casa, da­vanti a 14mila spettatori estasiati dalle gesta di Im­mobile, 21 anni. La presta­zione del centravanti contro l’Empoli, di proprietà della Juventus, con due gol e un assist, è stata superba. Ha fatto quasi passare inosser­vate le assenze di Insigne (20), Verratti (19) e Kone (20), altri punti fermi dello scacchiere, nella circostan­za impegnati con la naziona­le azzurra Under 20 e quella della Costa d’Avorio.

IMMOBILE: «SONO FELICE» ­L’aveva detto nel giorno del­la sua presentazione, il buon Ciro da Torre Annunziata, che quest’anno sarebbe stata un’altra storia. «Nella scor­sa stagione, la mia prima in B divisa tra Siena e Grosse­to, ho segnato appena tre re­ti. Vedrete che qui farò me­glio, molto meglio». Infatti, ha eguagliato il bottino in un batter di ciglia e ora comin­cia a galvanizzarsi. «Sono fe­lice per questo inizio. Mi so­no sbloccato subito a Verona e non vedevo l’ora di poter correre sotto la curva dei miei nuovi tifosi (si è attar­dato al punto da rischiare l’ammonizione). Ho tanta rabbia addosso. Me la sono portata dentro per tutta l’estate e adesso la sfogo in campo per poter dimostrare il mio valore».

IL GUIZZO DI CASCIONE –Mar­tedì sera la piazza adriatica ha elargito il doveroso tribu­to all’attaccante, così come ha dimostrato di gradire la nuova filosofia calcistica estrema di Zeman. Non è un problema che dopo il doppio vantaggio il Pescara abbia addirittura rischiato di an­dare sotto prima del gol de­cisivo di Cascione, qui 25 an­ni fa erano già abituati al 4-3-3 di Galeone e il back­ground è rimasto. Piuttosto è stridente il contrasto tra l’euforia dei giocatori e la ri­gidità del loro maestro. Percapire serve un piccolo pas­so indietro. Durante la parti­ta Immobile ha sbagliato un solo appoggio all’indietro, che in effetti ha rischiato di fare partire il contropiede empolese.

LA BATTUTA DI ZEMAN– Parti­colare sul quale Zeman non ha fatto sconti. Ecco il suo emblematico commento.

«Immobile va bene quando gioca verso la porta avver­saria, invece se va verso la nostra porta è un pericolo».

Simpaticamente caustico, il boemo fa intendere che la gestazione della sua creatu­rina è ancora lunga.«Sono contento per il risultato, ab­biamo fatto qualcosa in piùrispetto a Verona, non c’è stata tutta quella passività, però anche stavolta dopo il 2-0 ci siamo fermati. Il vero problema è che sbagliamo i tempi, Non sappiamo quan­do è il momento di velociz­zare o di rallentare, e poi sui due gol subiti non c’era ade­guata copertura. Speriamo che i ragazzi imparino in fretta».

Insomma, un perfezioni­sta che galleggia tra aspet­tative intriganti e reprimen­de sferzanti, bastone e caro­ta indispensabili per la cre­scita. E domenica altra tap­pa delicata in casa di un Mo­dena ancora al palo e assetato di punti.

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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