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CdS – Verso Brasile 2014. Azzurri teste di serie, la Francia “mina vagante”.

 RIO DE JANEIRO – Con la benedizione del Cristo Redentore che dal Corcovado domi­na e «protegge» Rio, questo pomeriggio – in Italia saranno circa le 20, diretta tv su Rai­sport 1, Sky Sport 1 e Supercalcio – verrà tracciata la lunga strada che porterà al Mondiale 2014, edizione numero 20. Otto­centoventiquattro partite per almeno 74.160 minuti di gioco per conquistare la fase finale che si disputerà fra tre anni in Brasile dal 12 giugno al 13 luglio. E’ questo il sorteggio delle fase di qualificazione di cinque zone in cui è stato diviso il mondo del pallone: Africa, Asia, Nord Centrameri­ca e Caraibi, Oceania ed Eu­ropa. Il Sudamerica, come accade già da molti anni, le sue eliminatorie se le gio­cherà in un lunghissimo tor­neo «all’italiana». Per gli al­tri continenti bisognerà de­streggiarsi fra gironi, gruppi finali, partite ad eliminazio­ne diretta e spareggi veri e propri.

EUROPA NELLE MANI DI RONIE –

Il Ranking Fifa dell’ultimo mese ha stabilito come le 53 Nazioni del Vecchio Conti­nente saranno inserite nelle sei urne da cui, intorno alla 21.15, Ronaldo e Paulo Hen­riqueGanso cominceranno a estrarre le fa­tidiche palline per comporre i nove gruppi – otto da sei e uno da cinque – della zona eu­ropea. Dopo uno dei peggiori Mondiali del­la sua storia, in Sudafrica, negli ultimi due anni l’Italia di Cesare Prandelli ha saputo risalire la china, riuscendo ad entrare nel­la prima urna, quella delle teste di serie raggiungendo Spagna e Olanda (le finaliste del Mondiale 2010), Germania, Inghilterra, Portogallo, Croazia e le sorprendenti Nor­vegia e Grecia. Cosa che invece ha compiu­to salamente in parte la Francia, che inve­ce, è diventata la prima delle… non elette.

PERICOLO «BLEUS» –La squadra di Laurent Blanc è stata relegata nella seconda urna e,automaticamente, diventa la mina vagante del sorteggio. Capitare in un girone con i transalpini, infatti, alza sicuramente il li­vello di difficoltà per vincere il proprio rag­gruppamento per volare direttamente in Brasile assieme alle otto vincitrici degli al­tri gironi. Le otto migliori seconde classifi­cate si affronteranno in un play-off per po­ter staccare anch’esse il biglietto per la fa­se finale. Ma assieme ai «Bleus» ci sono al­tre formazioni che sarebbe meglio evitare per motivi differenti. Un esempio? Russia e Serbia, quest’ultima anche per quanto ac­caduto a Genova l’anno scorso nelle qualifi­cazioni a Euro 2012. E anche la Turchia del « santone » Guus Hiddink. Mentre fra le emergenti c’è il Montenegro di Mirko Vuci­nic, che sta fecendo tremare l’Inghilterra di Fabio Capel­lo sempre in questo Euro­peo.

UN TRAP ALL’ORIZZONTE –Nella terza urna, oltre a un avver­sario tradizionale come la Svizzera, che contro gli az­zurri si trasforma sempre e che sotto la guida di Ottmar Hitzfeld ha trovato una sua dimensione internazionale (lo hanno provato sulla pro­pria pelle l’Inghilterra e, al Mondiale, la Spagna), c’è il «pericolo» Trapattoni con la sua Irlanda, che ci ha appe­na sconfitto nell’ultima ami­chevoledella passata stagione.

COSA AUGURARSI –Nelle ultime tre urne clienti indesiderati sono sicuramente Sco­zia e Polonia (quarta), Cipro (quinta) e Gal­les (sesta). Proviamo allora a ipotizzare per l’Italia due gruppi completamente all’oppo­sto l’uno dall’altro. Quello d’acciaio con Francia, Irlanda (o Svizzera), Scozia, Cipro e Galles ci obbligherebbe a stare sempre sul pezzo. Più tranquillo un girone con Slo­venia (nostra attuale avversaria nelle eli­minatorie europee), Ungheria, Albania, Far Oer e San Marino… Ma conoscendoci, an­che in questo caso, forse saremmo capaci di complicarci la vita.

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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