Uniti prima della partita: è successo in Avenida Figueroa Alcorta, tifosi uruguaiani e paraguaiani sotto la stessa bandiera, quella della protesta per la mancanza di biglietti. Strada bloccata davanti al Monumental, lo stadio del River che ospiterà stasera la gran finale tra Uruguay e Paraguay, esigendo dei tagliandi che non sono ovviamente arrivati e dopo un’ora è dovuta intervenire la polizia per disperdere i manifestanti. Ma la battaglia per i biglietti non si ferma e da parte del Paraguay poi dicono che sono stati addirittura ignorati nella distribuzione dei tagliandi. Si lamenta anche l’Uruguay attraverso il presidente della federazione, Sebastian Bauza, irritato non solo per le poche migliaia di tagliandi destinati alla sua federazione, ma anche dal fatto che nessuno lo aveva informato della vendita di altri 6000 biglietti. Ma almeno l’Uruguay è stato aiutato dal governo argentino che ha agevolato i contatti tra la AFA, la federazione calcio, e Hector Lescano, ministro del Turismo del governo uruguaiano. Se gli uruguaiani dovrebbero aver ricevuto almeno 5-6000 biglietti, i paraguaiani dicono che ne hanno ricevuti non più della metà e protesteranno con la Conmebol. In questa confusione, continuano gli arrivi dei tifosi senza biglietto che stanno invadendo Buenos Aires con la speranza di trovare qualcosa per il buon cuore di argentini e brasiliani, che già prima dell’inizio della Coppa America, avevano fatto incetta di tagliandi con la certezza di trovare le loro nazionali in finale. Cresce così il ‘mercato nero’ delle entrate, con prezzi che arrivano anche a 2000 dollari, una cifra proibitiva da queste parti. Poi ovviamente ci sono anche i falsi che hanno cominciato a girare per le strade di Buenos Aires, ma con quelli non si entra. 53.605 i posti disponibili al Monumental, ma 27.356 sono destinati agli sponsor, alle imprese e agli invitati, in vendita sono andati gli altri 26.249, spariti in un attimo, ovviamente.
Fonte: Corriere dello sport
La Redazione
A.F.
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