Il colore viola, questa volta, sarà quello della memoria ma anche quello di un livido. Di una storia recente e di un dolore fisico che, per uno strano scherzo del destino, ha più o meno la stessa tonalità della maglia della Fiorentina. Una squadra, un avversario, un antico amore. Magari non per tutti proprio grande, ma comunque una parentesi importante di calcio e di vita. Nel passato di Marco Donadel, Christian Maggio e Mario Santana ci sono Firenze e la sua gente. Ci sono case, Versilia, sapori e persone. E poi, gol e partite. Sfide incrociate e storie di mercato che s’intrecciano: ecco cosa c’è nel curriculum dei tre giocatori del Napoli. E nel futuro? Un colore viola. Con la tonalità da stabilire secondo i punti di vista e le condizioni fisiche.
I PERSONAGGI – Strana vigilia. Che strana, davvero, per i tre ragazzi azzurri: Santana e Donadel sono freschi freschi di trasferimento, andato in scena questa estate, e dunque assolutamente alla prima da ex; ma Donadel non è ancora certo di presentarsi al San Paolo e di sfidare i suoi colleghi di ieri, perché è reduce da un problema muscolare (superato) e la forma non è ottimale. L’identico problema lo ha Christian Maggio, uscito da Chievo distrutto di stanchezza e anche un po’ sofferente: da ieri è concentrato in una corsa contro il tempo, insieme con lo staff medico, per recuperare dall’affaticamento ovvio, normale, consequenziale di cinque partite giocate di seguito e a ritmi altissimi tra Nazionale, Champions e il tris di campionato.
LA CASA – Una bella grana, per Maggio e per il Napoli, considerando che martedì bisognerà cimentarsi anche con il Villarreal in Champions. Oggi si deciderà. E nel frattempo Christian, protagonista di un avvio di stagione a dir poco eccezionale, ripenserà al passato: lui con la Fiorentina ha giocato in A e in B, dal 2003 al gennaio 2006, quando poi andò al Treviso perché di spazio, all’epoca, ne aveva poco. Di certo le vendette non sono mancate, considerando che di gol decisivi, contro i toscani, ne ha già segnati 2 (nel 2008 con Reja e nel 2009, alla prima trasferta di Mazzarri). Ma poi, che vuoi, Firenze è Firenze: i coniugi Maggio, da quelle parti, hanno amici veri e anche una casa.
L’ABBRACCIO – Di amicizia si nutre anche la vita di Santana e Donadel. Che con la Fiorentina e la città hanno un rapporto decisamente più stretto del collega: l’argentino ha vestito quella maglia dal 2006 a giugno 2011 (108 presenze e 15 gol); il biondo italiano addirittura dal 2005 (184 gettoni e 4 gol). Cinque e sei stagioni. Partite su partite. E anche un graffio sulla pelle del Napoli: l’artiglio di Santana affondò nel 2009 la squadra di Reja. Statistiche e numeri. E poi sentimenti: perché il gruppo di Firenze era davvero unito. Molto unito: i due neo-azzurri, ad esempio, hanno trascorso la domenica dello sciopero al mare, in Versilia, con Montolivo e qualche altro ex compagno. E ancora: un volta Santana disse che i suoi migliori amici, nell’ambito del calcio, erano Vargas e proprio Donadel. Uno se lo ritroverà di fronte domani; con l’altro ci divide la nuova maglia e il nuovo spogliatoio.
IL RECUPERO – Non resta che attendere, insomma. E soprattutto sperare di esserci. Lo staff medico azzurro è schierato come sempre in prima linea, ma a prescindere da certi fattori è impossibile: ieri, ad esempio, Donadel s´è allenato con il gruppo e ha giocato la partitella, ma la sua forma non è ancora al top. Ovvio, del resto: il malanno muscolare rimediato alla vigilia della trasferta di Cesena, uno stiramento alla coscia destra, è ormai perfettamente guarito, ma soltanto Mazzarri può sapere se convocarlo oppure rimandarlo al Villarreal. Considerando l’affetto, l’emozione e i trascorsi, è facile intuire quanto sia grande la voglia di non saltare la passerella del San Paolo. Talmente grande da cancellare ogni altro colore viola.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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