«La Lega non firma per motivi pretestuosi » . Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, si presenta davanti ai giornalisti accompagnato dallo stato maggio dell’Associazione. Misura le parole dopo aver incassato gli elogi di Massimo Cellino ( «Sono più propositivi loro dei miei colleghi» , ha sottolineato il presidente del Cagliari uno che si è speso generosamente per quella firma e si è scontrato apertamente con Beretta).
Quando proclamerete lo sciopero?
« Il Consiglio Federale è ancora aperto. La Lega so che ha chiuso l’assemblea e che Beretta non avrebbe la delega a firmare nemmeno se noi accettassimo condizioni che, comunque, non intendiamo accettare»
Perché la rottura?
«Motivi pretestuosi. Ho sentito Beretta che denunciava una mia latitanza. In realtà, se mi chiamano, rispondo, ma se non mi chiamano non sono oggettivamente in grado di rispondere e nessuno mi ha mai chiamato. Noi sabato e domenica volevamo giocare, è un dispiacere per tutti: qualcuno non vuole l’accordo collettivo».
Dicono che scioperate perché non volete pagare il contributo di solidarietà.
«Sciocchezze. Le tasse le abbiamo sempre pagate, come facemmo nel ‘96 con l’eurotassa. Aspettiamo di pagarle nei modi e nei tempi che la legge stabilirà. Ma mi sembra complicato fare accordi su un contributo che nessuno di noi sa come si articolerà».
Dicono che non volete adeguarvi alla modernità, al fatto che le rose sono ampie e che il tabù della prima squadra va abbattuto.
«Noi ci eravamo accordati a dicembre per mantenere inviariato quell’articolo. Il presidente Abete avrebbe provveduto successivamente a una interpretazione. La Lega, però, aveva necessità di avere quell’interpretazione prima della firma. Quando l’ha avuta, ha deciso che voleva un nuovo articolo. La realtà è che non vogliono un rapporto costruttivo, solo la rottura. Qui non si tratta di fare il muro contro muro. Certo che una votazione che finisce 18 a 2 un po’ mi inquieta».
Pensa che vi sia il desiderio di darvi una «lezione»?
« Non lo so. La Lega ci ha abitutati a certi spettacolii: sui diritti tv hanno litigato a lungo; i comportamenti di alcuni presidenti sono noti».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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