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CdS – Sky vicepresidente marketing : “Non giocare svilisce il nostro prodotto”

Il futuro tecnologico spes­so finisce per dover fare i conti con antiche ritualità. Il momento a Sky lo aveva­no scelto con cura: la par­tenza del campionato di cal­cio, l’appuntamento più at­teso da milioni di tifosi, il prodotto più ricco per quei quindici canali sportivi che viaggeranno per ora solo sull’IPad ma poi anche sul­lo smartphone e sul perso­nal computer. Potranno consolarsi con Messi e Cri­stiano Ronal­do che hanno rimesso in funzione i piedi; do­vranno ri­nunciare a Totti e Pazzi­ni.
«E’ chiaro che sperava­mo che a partire da oggi si andasse in campo. Noi ven­diamo un prodotto che a noi costa caro e che non costa poco nemmeno ai nostri utenti e ci dispiace quando questo prodotto viene svili­to » , Nicola Brandolesi vice­presidente marketing di Sky Italia con eleganza esprime la sua amarezza. Che è legata anche all’ulti­ma « Creatura » messa a punto dall’azienda. Sky Go in pratica la televisione per chi si muove, per chi viag­gia: puoi vedertela anche al ristorante, semmai evitan­do crisi familiari oppure acuendole: un gol tra un ri­sotto e una tagliata. « Per ora il servizio è offerto, gra­tuitamente, solo ai nostri clienti dotati di tablet » . IPad e campionato: quale migliore maniera per fide­lizzare ulteriormente i vec­chi abbonati? Il « matrimo­nio » è rinviato: resta la ta­voletta e i tanti canali che trasmetteranno calcio este­ro. Non è la stessa cosa ma è pur sempre un bel test.

DIRETTE –Lo sport, d’altro canto, sembra essere il «contenuto» più logico per questa forma di televisione itinerante, veloce, rock di­rebbe Celentano, l’evento in diretta che maggiormente la esalta.«I canali ora sono diciannove. Sono destinati a crescere ma non in una misura esagerata anche perché noi puntiamo a riempire l’offerta di conte­nuti che, comunque, non necessariamente hanno bi­sogno di andare in diretta. Lo strumento, poi, si integra con l’on demand. In linea di massima puntiamo ad ag­giungere tra i cinque e i die­ci canali ». Da un punto di vista tecnologico, lo stru­mento è di­vertente:« La qualità delle imma­gini è straor­dinaria;l’utente di Sky Go ha a disposizione tutte le fun­zioni di interattività e in più semplicemente sfiorando lo schermo si può avviare la registrazione di un eventosul decoder di casa».

SVILUPPO –Il progetto pre­vede uno sviluppo abba­stanza accelerato anche perché se per ora Sky Go è fruibile solo da parte dei possessori di IPad, nel giro di quattro mesi sarà dispo­nibile anche per i proprieta­ri del tablet Samsung, di Smartphone e di personal computer. Ecco perché sino a dicembre verrà offerto gratuitamente ai clienti più tecnologici, cioè qualche decina di migliaia di abbo­nati destinati a diventare qualche centinaia di miglia­ia a partire da gennaio quando diventerà un servi­zio a pagamento:«tre euro per coloro che hanno aderi­to a multivision e sette per tutti gli altri».Il campiona­to avrebbe offerto la possi­bilità di testare meglio il servizio che, come ammette Brandolesi«non è perfetto visto che per quanto riguar­da la rete 3G vi sono dei problemi di diritti, problemi che in breve tempo risolve­remo».

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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