Colpo di scena relativamente al possibile sciopero della Serie A. Si aprono spiragli perché si possa giocare. La Federcalcio sta studiando con il Coni la possibilità di stanziare un fondo garanzia di 20 milioni all’anno a tutela delle società di calcio nel caso in cui dovessero essere legalmente obbligate a pagare il contributo di solidarietà stabilito dal Governo lo scorso 14 agosto. Questa possibilità dovrebbe portare a un riavvicinamento tra le parti.
RINVIO – L’altra ipotesi in ballo è quella di un rinvio della prima giornata. Il Consiglio federale, infatti, avrebbe dato amndato al presidente della Figc, Giancarlo Abete, di adottare gli eventuali provvedimenti per il rinvio del campionato dando contemporanemanente disposizione alla Lega per individuare il giorno del recupero della giornata che probabilmente sarà il 21 dicembre. La Seri A, in questo caso, partirebbe direttamente dalla seconda giornata, in programma il prossimo 11 settembre. Questa ipotesi consentirebbe alle parti di trovare un’intesa e di evitare, quindi, lo sciopero.
BERETTA – “Non c’è margine di trattativa, abbiamo già trattato per mesi. Non ci sono margini perchè vorrebbe dire modificare i punti in questione che sono molto chiari“. Lo ha detto il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, all’ingresso in federcalcio dove a breve riprenderanno i lavori del Consiglio federale per trattare il nodo del rinnovo del contratto collettivo dei calciatori.
LE PROBLEMATICHE – Il presidente della Lega di Serie A Beretta ha poi aggiunto che “abbiamo due aspetti molto chiari: o si sottoscrive l’idea che i calciatori pagano il contributo di solidarietà o non lo si sottoscrive. Non ci sono margini di trattativa“. “Lo stesso vale per l’articolo 7 – ha proseguito Beretta facendo riferimento alla norma che disciplina gli allenamenti dei cosiddetti ‘fuori rosà – che deve prevedere che sia di competenza dello staff tecnico organizzare gli allenamenti secondo le migliori esigenze dal punto di vista sportivo. Questi sono i due punti che noi abbiamo consegnato ieri nella formulazione più semplice possibile”. Il presidente Beretta prima di entrare in federcalcio ha quindi concluso: “Se i calciatori fossero in buona fede non avrebbero problemi a sottoscrivere il pagamento del contributo di solidarietà, a metterlo nero su bianco. È francamente difficile arrampicarsi sugli specchi. L’ottimismo di ieri prima dell’assemblea di Lega era dettato dal fatto che eravamo molto vicini a trovare la soluzione del problema. Percentuali di sciopero? Questo bisogna chiederlo all’Assocalciatori, non siamo noi a scioperare“.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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