DIMARO (Trento) – E’ bastato conoscersi, dividere la camera un paio di giorni per entrare subito in sintonia, stringere amicizia, giurare fedeltà al Napoli. Inler ed Hamsik hanno scoperto di avere tante cose in comune: l’attaccamento al lavoro, il culto del fisico, l’aspirazione a raggiungere qualche traguardo importante. Ed in campo, queste affinità si sono tramutate in scambi in rapidità, sovrapposizioni, dialoghi continui tra i due. Chissà che Mazzarri non abbia studiato apposta l’abbinamento in camera dei due. Anche Inler è piuttosto taciturno ed anche lo svizzero è un perfezionista per quanto riguarda la cura del proprio corpo e l’esecuzione delle esercitazioni atletiche. Si allenano con il sorriso sulle labbra, proprio quello che chiede il tecnico ai suoi.
Gokhan è diventato già un beniamino dei tifosi che stanno affluendo a Dimaro in misura sempre più sorprendente. In tribuna è comparsa una bandierina svizzera insieme a quella azzurra. L’ha esposta un napoletano emigrato a Ginevra che ogni estate ama vivere alcuni giorni accanto ai suoi beniamini. « Inler è un professionista inappuntabile ma
vi raccomando Dzemaili» , diceva ieri. Anche l’altro svizzero che si sta cimentando al fianco di Inler in cabina di regia si sta applicando molto durante le esercitazioni volute da Mazzarri. Insieme del resto formano anche la coppia di centrali della nazionale elvetica.
AL LAVORO –Il Napoli sta lavorando di più sul possesso palla e con verticalizzazioni improvvise rispetto allo scorso anno. La crescita del tasso qualitativo del gruppo consente a Mazzarri di diversificare qualcosa nelle due fasi di gioco: meno frenesia in quella difensiva, più raziocinio edimprevedibilità nelle ripartenze.
Primo e leggero infortunio stagionale nel Napoli. E’ capitato a Campagnaro che ha accusato un dolenzia alla regione addominale. Ancora pochi gol nella partitella in famiglia, segno di grande equilibrio tra le formazioni schierate da Mazzarri. Ieri hanno vinto quelli in giallo, con reti di Santana e Lucarelli, quest’ultimo di testa su cross di Dossena.
Poi, per chiudere la giornata, corse nei boschi ma in un posto inaccessibile ai curiosi e tenuto in gran segreto.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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