Non lo si era mai visto così pacato, sicuro di sé, disinvolto. Mazzarri regge tra le mani un foglietto pieno di appunti. Sorride quando arriva in sala stampa. «Avanti, chiedete pure» . Sa dove il discorso potrebbe scivolare. E difatti gli domandano il perchè di quel turn over attuato con il Chievo Verona da cui è scaturita la prima sconfitta in campionato. E passa al contrattacco:
«Guardate che il turn over non c’entra proprio nulla. Con il Cesena, nel primo tempo avevamo giocato persino peggio di Verona. E se ricordate bene, proprio con il Chievo lo scorso campionato per non dare un turno di riposo a Cannavaro fu proprio lui a commettere un errore. E stavolta avevo optato per Fernandez e Fideleff che non hanno demeritato. Ma la squadra stava andando bene fino a quella disattenzione da cui è nato il gol. Forse avrei potuto ritardare i cambi, ma l’infortunio di Maggio mi ha fatto saltare il banco. Eppure si è esagerato con le critiche» .
GIOCO AL MASSACRO –Non si ferma più. Prende gli appunti. Legge quante volte il Napoli lo scorso campionato effettuando dei cambi aveva superato momenti difficili. Sempre con pacatezza, prosegue:
«Devo dire che il mio preparatore( Pondrelli, ndi)èstato un mago: mi aveva detto che anche Maggio aveva bisogno di riposare altrimenti si sarebbe infortunato e così è successo. Dovevo per forza di cose cambiare. Venivamo da tre partite, di cui due, quelle con il Manchester ed il Milan, dove i ragazzi avevano speso tantissimo sotto il profilo fisico e nervoso. Accusarmi di aver agito senza una logica è fuori dal mondo. Io quando sposo una causa, la sposo fino in fondo e schiero la migliore formazione possibile in quel momento in base a dei ragionamenti. Ma qui si è voluto iniziare un gioco al massacro sulla mia persona. L’avevo previsto. Evidentemente c’è chi pensa che dobbiamo stravincere dimenticando il valore della rosa e che il calcio sta cambiando. C’è sempre più livellamento.
E per le squadre impegnate nelle Coppe si fa difficile. Galliani dicevache si possono perdere dagli otto ai dieci punti in campionato quando si è impegnati nella Champions. Se lo dice lui che ha tanta esperienza calcistica e può contare su una rosa superiore alla nostra, non vedo perchè stupirsi tanto per un mezzo passo falso per giunta scaturito in quel modo ».
EQUILIBRIO E ONESTA’ –Non se la prende più di tanto:
«Anzi, attaccassero pure me e lasciassero in pace i ragazzi– dice –Ormai non mi arrabbio più. Se c’è tanta attenzione mediatica nei nostri confronti, vuol dire che siamo davvero cresciuti tanto. Si èparlato più della nostra sconfitta a Verona che del cambio di allenatore all’Inter. Ma va bene così. L’importante è parlare alla gente con equilibrio ed onestà intellettuale. Sento però spesso dire che il Napoli è candidato allo scudetto, che dovevamo avere nove punti in classifica, che dopo il pari a Manchester e la vittoria sul Milan dobbiamo spaccare il mondo. Le cose non stanno così: siamo una buona squadra, ma rispetto ad altre che hanno un monte ingaggi da oltre cento milioni di euro restiamoinferiori ».
PARTITA TERRIBILE –Definisce la sfida con la Fiorentina:
«Terribile perchè loro sono in un buon momento e vantano fior di giocatori. Mi dispiace per Gilardino ma vi raccomando i vari Jovetic, Behrami, Vargas, Cerci, Montolivo e gli altri. Ecco perchè ai ragazzi ho consigliato di mantenere umiltà e giocare per la squadra. Ha detto bene Ranieri che reputo un grandissimo: il singolo si deve mettere al servizio del gruppo. Ed anche il pubblico dovrà darci una mano». Intanto gli tocca fermare Aronica (fiducia a Fideleff) ma non può fare altrettanto con Gargano («Dzemaili e Donadel non stanno bene»). Infine, ritrova i tre tenori, Hamsik, Cavani e Lavezzi:«E’ vero, così come è vero che martedì ospiteremo il Villarreal».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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