Il Corriere dello Sport racconta come Maurizio Sarri sia diventato un allenatore di calcio. La parola a Vanni Bergamaschi, suo ex calciatore: “Lo Stia non andava tanto bene e Maurizio, che faceva il terzino ma tecnicamente non brillava, mi sembrava avesse certe attitudini per allenare. Così, chiamò un suo amico e disse che avrebbe fatto l’osservatore: lo mandava con penna e taccuino sul campo dove giocava la nostra prossima avversaria. Voleva sapere tutto di ogni giocatore. Poi ne inventò un’altra: allenamento di rifinitura al sabato mattina e provavamo gli schemi sui calci piazzati”. A raccontare il mister è anche Mirko Tinagli: “Con Maurizio correvamo nel boschetto che ora è di Sting. Maurizio è un iper scaramantico. Così un giorno, mentre eravamo in auto, ci fermammo davanti a un campo di granturco e gli dissi: “Se prendi tre pannocchie domenica facciamo tre punti”, vincemmo 3-0. Quando finì la stagione del granturco lo sostituimmo prendendo nei campi tre mele, o tre pesche, o tre noci. Se ci avessero visto…»
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