Un anno da ct (12 partite, 7 vittorie, 3 pareggi, 2 ko indolori, la qualificazione a Euro 2012 in mano), 54 anni tra una settimana, con un regalo già ricevuto dai suoi: il prestigioso successo sulla Spagna, nella calorosa notte di Bari. Cesare Prandelli si gode a modo suo il bel momento, turbato solo da certe polemiche fiorentine (« Non ho sentito Andrea Della Valle ma quello che avevo da dire l’ho detto »). A chiedergli cosa vorrebbe ricevere ancora, il ct spiega:
«Qualificazione aritmetica subito. E più in generale, comportamenti intorno al nostro calcio come quelli della gente del S.Nicola. Ai primi isolati fischi all’inno spagnolo, gli altri 40 mila hanno coperto tutto con un applauso. Del Bosque ci ha fatto i complimenti ».
TORNA, PEPITO –I comportamenti corretti sono la cifra di Prandelli. Che non vive di solo politicamente corretto. Per esempio, un’altra cosa, gli piacerebbe, su tutt’altro piano:
«Che Giuseppe Rossi giocasse in serie A, in una grande squadra. E’ un peccato non vederlo in Italia: lo meriterebbe lui e i tifosi italiani, verrebbe guardato con occhi diversi. E’ veramente strano il destino di questo ragazzo».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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