Secondo l’edizione odierna del Corriere dello Sport, il piano di recupero stilato dal dottor De Nicola e dal suo staff per Milik è pronto. La prima terapia è andata in scena con Massimo Buono, il fisioterapista deputato a questo tipo di percorsi.
Dopo l’abbraccio con il resto della squadra, felice e contenta di ritrovarlo a cinque giorni dal crack del ginocchio. Arek s’è accomodato in sala massaggi. Un tempio per le prossime tre settimane fino a quando non andrà a controllo dal professore Mariani per rimuover i punti.
Per il polacco il suo pane quotidiano saranno le terapie. Due al giorno: mattina a casa, pomeriggio in sede. Così da assistere anche agli allenamenti della squadra e stimolare i neuroni mirror (specchio) per accelerare la ripresa: lo staff azzurro, infatti, adotta da sempre questa tecnica basata sulla stimolazione del cervello. Ovvero: più guardi gli altri lavorare, più riacquisti i movimenti e ti senti parte del gruppo.
Successivamente, Milik comincerà il lavoro in piscina: in vasca la mattina e in sede il pomeriggio per le terapie. A seconda delle risposte, poi, gradualmente il programma sarà integrato con altri tipi di esercizi, fino ad arrivare alla corsa in campo.
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