Esiste un legame speciale tra Pato e il Napoli. Contro i partenopei, infatti, il brasiliano ha debuttato nel campionato italiano e ha segnato il suo primo gol (13 gennaio 2008). Il 28 ottobre 2010, invece, al San Paolo si rese protagonista di una fuga in stile Camp Nou per firmare il raddoppio milanista, poi cancellato dalla rimonta finale degli azzurri. Lo scorso 28 febbraio, infine, il “Papero” incenerì De Sanctis nel 3-0 di San Siro, in una delle gare-chiave per lo scudetto. Tanti motivi, insomma, per ripetere un’altra prodezza anche domenica sera al San Paolo.
«Il Napoli è una squadra che sta facendo bene, lo ha dimostrato anche in Champions, ma ciò non toglie che noi andremo là per vincere – ha garantito Pato a Milan Channel -. E’ vero che il campionato è lungo e che mancano ancora tante partite. Ma ogni punto, alla fine, rischia di essere importante. Ecco perché farò di tutto per conquistare il successo e sarei felice anche di segnare il gol decisivo ».
EMOZIONE UNICA – Una prodezza fondamentale e preziosa, il ragazzo di Pato Branco l’ha firmata anche martedì sera al Campo Nou.
«E’ nato tutto da un’idea di Abbiati e dal suo rinvio. Io sono stato bravo a non sprecare l’occasione di segnare un gol tanto bello quanto importante». Una rete per grandi platee, come la doppietta che il brasiliano aveva realizzato in casa del Real Madrid, al Santiago Bernabeu.
«L’emozione che mi ha regalato il gol al Barcellona, però, resta unica. E’ la mia prodezza più importante in Europa e una delle più importanti nella mia carriera. Meglio della doppietta nel derby? Assolutamente sì.Stavolta ho segnato alla squadra più forte del mondo, nella competizione più prestigiosa del mondo. Loro giocano in maniera splendida, ma anche in modo diverso rispetto a noi. E’ impressionante quante volte si passino il pallone. Occorre tanto tanto lavoro per raggiungere il loro livello, ma alla fine conta il risultato e noi in casa loro non abbiamo perso».
TUTTO PREVISTO – Già, ma quel punto è arrivato grazie allo stacco imperiale di Thiago Silva, che nel recupero ha cancellato una sconfitta che sembrava già scritta. E il siparietto finale, con annesso balletto, tra i due brasiliani è stato gustosissimo.
«Lo stavamo preparando da un po’ – rivela il “Papero” -. Prima della gara sono andato in camera di Thiago e gli ho detto: “Stasera voglio segnare, così poi festeggiamo insieme”. E lui mi ha risposto: “Sì, sì e magari faccio gol pure io”. Beh, alla fine è andata esattamente così. I miei obiettivi per quest’anno sono vincere campionato e Champions, giocare tanto e segnare il più possibile».
INFERMERIA PIENA – Il Milan si presenterà al San Paolo in piena emergenza. A meno di clamorosi recuperi, oltre a Ibrahimovic e Ambrosini, anche Gattuso, Boateng e Robinho non saranno a disposizione. Il primo resterà a riposo fino a che non avrà risolto i problemi al nervo ottico. Il secondo ha manifestato ottimismo ma i margini sono ridottissimi, mentre per il terzo c’è una lievissima speranza per un posto in panchina.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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