E’ arrivato anche il momento di «Kung Fu». Finora Mazzarri aveva impiegato Goran Pandev a sprazzi. Venticinque minuti a Cesena al posto di Aronica; sette a Manchester per Cavani, otto con il Milan in sostituzione di Lavezzi. Tre presenze su tre, seppure a gara in corso per un totale meno di un tempo. Motivi di opportunismo da parte dell’allenatore ma anche la strategia di un impiego graduale per farlo entrare in condizione ed integrarsi negli schemi.
Non ci fosse stata l’esigenza di far riposare Lavezzi, probabilmente l’ex interista sarebbe subentrato dalla panchina anche stasera. Ancora deve trovare la condizione ottimale. E lunedì ha anche avvertito qualche piccolo problema fisico durante l’allenamento. Ma il Napoli ha bisogno di lui, della sua esperienza, delle sue qualità tecniche quando si tratta di far salire la squadra, del suo fiuto del gol. Pandev ha vinto tutto con l’Inter, ha realizzato reti a valanga con la Lazio, e ora Mazzarri vuole affidarsi a lui per concedere un po’ di riposo ai tre «tenori». E quasi certamente lo schiererà dall’inizio.
Per il tecnico toscano, il macedone può fare la prima o la seconda punta; giocare da trequartista; insomma un elemento in grado di non fare avvertire assenze importanti in attacco. E soprattutto di dare qualità alla manovra offensiva. « Peccato che non sia ancora al passo degli altri sul piano atletico ma lentamente troverà anche lui la condizione », ha affermato il tecnico.
IL RIMORSO – La stagione in azzurro è appena iniziata che Pandev già si trascina un enorme rimorso. A Cesena, prima di campionato, non fu molto fortunato in quell’azione che lo vide da solo davanti al portiere avversario. La sfera andò a picchiare sulla traversa e lui si disperò. Ma a fine partita venne incoraggiato dai compagni ed elogiato da Mazzarri che ne apprezzò l’impegno e la bravura nell’interpretare il ruolo accanto ad Hamsik e Cavani. Già il ,fatto di essersi trovato puntuale all’appuntamento sotto rete, per il tecnico era un segnale da non sottovalutare. Ma Pandev è animato da voglia di riscatto. Vorrebbe cancellare con un gol quella traversa centrata a portiere battuto che ancora grida vendetta.
IL PRECEDENTE – Serve a poco la statistica, ma a volte aiuta a fare morale. Proprio sul campo del Chievo è legato uno dei ricordi indimenticabili del macedone. Con la Lazio di Delio Rossi, il 31 ottobre 2008 segnò il gol del momentaneo pareggio prima che i biancocelesti raddoppiassero e portassero a casa una preziosa vittoria. Pandev ci riproverà anche perchè vorrebbe dimostrare ai tifosi del Napoli che sotto rete ci sa fare come prima, più di prima.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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