«Goran, vai tu a parlare in zona mista? » .Pandev non si sottrae quando gli chiedono di passare dalle tv e commentare la prima sconfitta della stagione. Il macedone ci mette volentieri la faccia, parla senza problemi, accenna anche a qualche sorriso per sdrammatizzare:« Siamo tutti dispiaciuti, io per primo. Non ho reso come avrei voluto. Ma non meritavamo di perdere. Loro hanno fatto gol su un nostro errore difensivo. Un pareggio ci avrebbe consentito di mantenere continuità di risultato ed il morale. Ma ormai è andata, pensiamo alla Fiorentina » .
Fa autocritica:«Sapevamo che mancavano tanti titolari e che il mister aveva schierato noi nel tentativo di far riposare qualcuno di quelli che erano andati sempre in campo. Purtroppo ci sono stati problemi nello sviluppo della manovra, il gioco non veniva fluido e l’avversario aveva puntualmente vita facile nel neutralizzarci al limite della loro area. Ma noi siamo il Napoli, dovremmo essere in grado di far bene su tutti i fronti e se si vuole arrivare fino in fondo in ogni competizione occorre che le alternative rispondano sul campo con buone prestazioni».Pandev riconosce che quello di Verona è stata la brutta copia del Napoli. Parla di se stesso:« Il mister mi aveva chiesto di giocare da prima punta ed io mi sono adeguato. Poi quando è subentrato Cavani mi sono spostato. Il problema è che sono arrivato da poco in questa squadra e ci vuole del tempo prima che assimili gli schemi. Per non parlare della condizione fisica. L’anno scorso sono stato fermo tanto tempo.
Ed ora prima di recuperare lo smalto dovrà lavorare ancora un pò. Ma man mano che gioco acquisto il ritmo partita. Per la verità il mister mi sta schierando ogni volta e mi dispiace non aver potuto esprimere tutto me stesso».
Racconta l’umore dello spogliatoio azzurro. Sicuramente non eccellente. E con qualche faccia scura di troppo come quella dell’argentino Fideleff, incoraggiato da tutti i compagni per quella ingenuità che è costata la sconfitta. Spiega Pandev:«Quando si perde è logico che non si abbia voglia di parlare, di commentare. Ma noi sappiamo che si può fare meglio. Eppure anche un pareggio poteva andar bene per proseguire il nostro cammino. Il Chievo senza quel nostro regalo non avrebbe mai fatto gol. Neanche noi l’avremmo fatto un gol ma il punto ci dava morale in vista dei prossimi impegni. Abbiamo incoraggiato Fideleff, sono cose che possono capitare e nascono anche da una mancanza di affiatamento. C’erano troppo nuovi in campo ma volevamo a tutti i costi far bene».
Pandev invita a guardare avanti:
«Adesso bisogna pensare alla Fiorentina, poi al Villarreal ed infine all’Inter. Ci aspetta un ciclo terribile ma la squadra è convinta dei propri mezzi e con l’aiuto dei tifosi riuscirà a far valere il fattore campo. Io cercherò di dare il mio apporto quanto prima. I risultati delle altre? La crisi dell’Inter? Ma è troppo presto per dare delle sentenze e dell’Inter non so cosa dire perchè ora mi trovo a Napoli. Di sicuro le prossime due partite in casa ci dovranno dare lo slancio per riprenderci in campionato e sperare in una possibile qualificazione in Champions League».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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