DIMARO (Trento) – Neanche la pioggia ferma la festa del Napoli. De Laurentiis, scaramantico oltremisura, non aveva alcuna intenzione di spostare l’evento al coperto. «Fate qualcosa, coprite il palco ma il programma non deve mutare di una virgola » . E così i trentini della Val di Sole ( «gente operosa, infaticabile e parsimoniosa » , dirà il presidente del Napoli) si industriano ed in poche ore, coprono il palco per trequarti con un telone blu e lo show «must go on» alle 21.30 in punto quando, come d’incanto, l’acquazzone si trasforma in pioggerella e nella piazzetta tutta imbandierata d’azzurro affluiscono gli oltre mille tifosi napoletani che fino a quel momento si erano messi al riparo nei tanti posti di fortuna intorno alla piazzetta.
DI POMERIGGIO –De Laurentiis che in un primo momento sarebbe dovuto arrivare in elicottero opta per l’aereo ed atterra a Verona in tarda mattinata. Da lì in auto, in compagnia della moglie, dell’attore Marco Giallini e del figlio rigorosamente vestito d’azzurro, raggiunge l’hotel che ospita la squadra. Ma il patron non ha la possibilità di incrociare i calciatori ed il tecnico. Avverrà, invece, al campo, poco prima della 17. Saluto cordiale con Mazzarri a bordo campo, incitamento ai calciatori che si stavano allenando. Poi confabula con Fassone. Quindi, De Laurentiis si dirige lì dove si sarebbe svolta la manifestazione per mettere a punto la scaletta della serata con i conduttori di Mediaset, Calcagno ed Auriemma.
IN SERATA –Alle 21.30, tutta la comitiva partenopea raggiunge il retro del teatro posto alle spalle del palco. La pioggia intanto dimunisce e la gente aumenta. Il primo a salire sul palco è Mazzarri con i suoi collaboratori. Partono le note della Champions League. Vengono accesi fumogeni azzurri, la gente è in delirio.«Napoli, Napoli». Prende la parola il tecnico: ringrazia per il sostegno, promette massimo impegno, dice:«Il momento più bello è stato quando abbiamo raggiunto la Champions». E
dalla piazza si leva il coro:«Vinceremo il tricolore». Mazzarri, però, ribatte immediatamente:«E’ giusto che voi sogniate ma noi dobbiamo pensare a partita dopo partita ed alla fine faremo i conti». Poi presenta all’americana i propri collaboratori.
I GIURAMENTI –Dopo Mazzarri, tocca ai calciatori. E’ la volta dei portieri. Attacca De Sanctis, scortato da Rosati e Colombo:«Cercheremo di entrare nelle prime cinque posizioni della classifica», dice l’estremo difensore. Tocca poi ai difensori. Incoraggiamento particolare per Hugo Campagnaro. La parola, quindi, a Paolo Cannavaro, il capitano, osannato dai tifosi insieme a Grava:«Indossare questa fascia è pesante ma anche gratificante. Farò di tutto per onorarla».
E’ il turno dei centrocampisti. Tutti gli incitamenti per Gokhan Inler che si presenta dicendo di essere«un turco napoletano »e leggendo i versi de «’O surdato ‘nnammurato». Maggio:«Cercheremo di fare meglio dell’anno scorso». Il massimo dell’eccitazione serale, quando compare sul palco Marek Hamsik. La piazza è tutta per lui ed urla, «Chi non salta è rossonero ». Salta per primo Lucarelli, poi gli altri ed alla fine si convince a saltare anche Hamsik. Figurarsi i tifosi.«Sono felice di essere rimasto– dice Hamsik –voglio bene a questa società e a questa città».
«AURELIO-AURELIO» –Per ultimo, tocca agli otto acquisti che precedono l’uscita di De Laurentiis.«Aurelio, Aurelio», il coro sale. Ed il presidente:«Guardate cosa è successo in Coppa America: sono stati affidati dai campioni a dei tecnici che non li hanno saputo valorizzare. Andremo a giocare la Champions dopo aver incontrato il famoso Barça. Vi voglio vedere tutti al Camp Nou, allestirò un aereo per voi, e qualunque sarà il risultato in Champions ci servirà per far maturare i nostri giovani. I campioni che non vogliono stare più con noi? Se ne andassero pure. La strada è lunga, non ci interessa solo l’Italia, aspettatevi grosse novità dall’estero(tournée in Cina, ndi).Questo Napoli è una squadra vera».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
