We are in the champions: e adesso che sta per scattare l’ora X, vogliono esserci tutti, ma proprio tutti quelli che possono, nessuno escluso. Manchester City-Napoli è ormai nel cono di luce, però nella testa c’è già da un pezzo, da quando il centralino di Castelvolturno è andato in tilt, da quando le agenzie di viaggio sono state prese d’assalto, da quando la domanda è sorta immediata, praticamente nel momento del sorteggio: quanti saranno? L’onda anomala in realtà è normalissima e in quella massa travolgente che s’è messa in moto ormai da un bel po’, c’è la Napoli di sempre: quella che andò a Liverpool o anche a Bucarest, quella che andò a far visita al Villareal o quella che si spinse sino a Boras, in Svezia, persino per i preliminari contro l’Elfsborg, nell’agosto scorso. E’ una febbre che pervade, un virus che impazzisce e che non ha soluzioni terapeutiche, perché quello è lo stadio, quello è il settore riservato e quelli sono i biglietti, duemi-lasettecento per la precisione, un terzo di quanto – per deduzione – ne servirebbero per placare la fame di Champions League d’una città che non aspetta altro.
CONTATTI –La lunghissima vigilia è ( ovviamente) cominciata e i rapporti con i club sono stati avviati sin da Montecarlo: all’Etihad Stadium, quarantottomila posti, ne hanno conservato uno spicchio per i tifosi partenopei, ma oltre quel tetto è complicato spingersi, perché pure Mancini ed i suoi figliocci godono di gran seguito e la sontuosa campagna di rafforzamento della squadra ha fatto lievitare l’interesse di fans che avvertono di essere al centro di una favola calcistica da assaporare interamente. La missione «impossibile » di strappare qualche seggiolino in più è già stata inserita tra le avances prioritarie da presentare al Manchester City ma le difficoltà sono intuibili e il tetto stabilito sembra – allo stato – invalicabile.
TUTTI ESAURITI –Napoli non fa una piega ed aspetta con fiducia, intanto ripensa al recentissimo passato, denso di «pienoni » registrati in ogni angolo d’Europa, esodi di massa che hanno esibito ogni volta di più la passione d’una tifoseriache venti anni dopo rientra nel calcio che conta dalla porta principale e che per la prima volta ha la possibilità di vivere da dentro l’atmosfera magica della Champions: duemila settecento biglietti sono pochi, ed il tutto esaurito della scorta è automatico, inevitabile, come già accaduto ad Anfield.
E GIA’ MONACO –Si comincia tra dieci giorni con viaggiando verso l’Inghilterra, ma c’è chi si è spinto ben oltre, prenotando persino per la seconda trasferta: a volte basta un clic per trovarsi in un mondo sconosciuto, o comunque imprevedibile, e provare a rimediare un biglietto per Monaco di Baviera è impresa a dir poco titanica. A Fifa World Cup Stadium Munich, per tutti l’Allianz Arena, per i tifosi del Bayern familiarmente lo Schlauchboot – il gommone si giocherà il due novembre, ma il rischio di doversene stare a casa non ha sfiorato l’esercito di napoletani che si sono tuffati su internet ed hanno letteralmente divorato tutto ciò che c’è (che c’era) in volo su Monaco e persino su Stoccarda. In attesa di sapere se ci sarà la possibilità di trovare il biglietto per lo stadio, meglio giocare d’anticipo e prendersi quello per l’aereo e ascoltare almeno l’eco dell’oktoberfest.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro