NAPOLI
REINA 6 – La sufficienza è per i «fantacalcisti». Spettatore dalla distanza, non vede palloni.
MESTO 6 – Alla quinta consecutiva infila (persino) la retromarcia.
FERNANDEZ 6,5 – Chiusura lampo in avvio, per frenare Luci. Poi, né macchie né paura.
BRITOS 6 – Ha attaccanti larghi, ma quando stringono trovano un centrale rinfrancato.
ARMERO 6,5 – Tanta fisicità, tanto volume: magari scomposto, ma parte e rientra.
BEHRAMI 7 – Se non ci fosse bisognerebbe inventarselo: succhia l’anima a chiunque, a Greco o a Duncan, li sovrasta, li cancella.
INLER 7 – La versione moderna è confermata: gioca lungo, libero da assilli; è sempre nel vivo.
CALLEJON 7 – E quattro. Prendendosi le giuste pause per rifiatare, poi andando sempre nello spazio, con intuizioni, con intraprendenza.
INSIGNE (23’ st) 6 – Si diverte un sacco, ci mette il piede nel contropiede, pure una bella spruzzata di umiltà.
HAMSIK 6,5 – Le ombre scompaiono gradualmente, s’accende a intermittenza e il gol è un toccasana per ritrovarsi completamente.
MERTENS 7 – La scheggia che fa impazzire: taglia, affonda, dà coperture e il coast to coast che squarcia la sfida è tecnica abbinata alla velocità.
PANDEV 7 – Segna e fa segnare, è il regista offensivo. Tre gol in due gare di campionato: basta?
BENITEZ (all.) 7 – Calcio godibile, soprattutto controllo sereno, disteso, dello stress post-Arsenal nessuna scoria.
LIVORNO
BARDI 4,5 – Il talento non sfiorisce con una giornataccia. Però sul primo gol non reagisce, sul secondo ci mette la manina… Black-out.
CODA 5 – Il binario letale è il suo: gli arriva di corsa Mertens ed è deriva.
RINAUDO 5 – L’ultimo ad arrendersi, in un corpo a corpo ad oltranza. Intorno a sé ha foglie di fico.
CECCHERINI 5 – Offre l’impressione di resistere ma si ritrova Callejon e Pandev e viene sbriciolato.
SCHIATTARELLA 4,5 – La prima diga che salta, in un confronto atleticamente impari.
LUCI 5 – Piccoli cenni di sopravvivenza, una percussione, qualche palleggio. Poco altro che resti.
SILIGARDI (20’ st) 5 – Viene fagocitato in un match già consegnato all’archivio e gli arrivano solo palloni sporchi.
DUNCAN 5 – D’impatto, finché può. Poi le gambe lo abbandonano e Behrami se ne va per fatti propri.
MBAYE 6 – Ha un discreto passo, una lettura delle giocate altrui agevole. Presente.
GRECO 5 – Dovrebbe inaridire il Napoli: bello da vedere, ma poi lo specchio va in frantumi.
PICCINI (8’ st) 5 – Si potrebbe aggiungere qualcosa, anzi tanto, a quel Livorno: ma il deserto non aiuta a seminare.
EMEGHARA 5,5 – La traversa è un gesto tecnico anche coraggioso. Sembrerebbe l’unico seriamente ispirato.
BELINGHERI (24’ st) 5,5 – Ops, il Livorno è evaporato. Per lui bollicine.
PAULINHO 5 – La (buona) volontà non basta. Ma è solo, tanto solo.
NICOLA (all.) 5 – Paradossale: nella catastrofe, s’intravede un’organizzazione. Mica avrà sempre il Napoli da fronteggiare?
L’arbitro
Bergonzi 6,5 – Un solo, piccolissimo appunto: ma perché 3’ di recupero a risultato ormai definitivo?
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
L.D.M.
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