Cose mai viste. Cose mai fatte. Cose nuove, insomma: il Napoli si allena, analizza la sconfitta di Torino, dunque dialoga, e poi comunica (quasi) tutto attraverso il proprio sito ufficiale. Un metodo insolito, scelto per tentare di archiviare immediatamente la dolorosa sconfitta di domenica sera: aprirsi alla gente, riferendo che c’è stata una riunione alla quale ha partecipato l’intero staff ed anche il direttore sportivo e si è parlato di…questo e quello.
Certo, mica si può scendere nei dettagli, non si deve, c’è la privacy, però atteggiamento diverso rispetto alla norma. E comunque: mezz’ora di faccia a faccia tra Benitez e la squadra, con annotazioni varie non solo sul gol subito (l’ottavo su palla inattiva sui trentadue complessivi: non tantissimi, secondo le medie internazionali, ma neanche pochi, soprattutto non «bello» per il modo abbastanza elementare con cui il Torino ne ha approfittato: il solito blocco nell’area svuotata e lo stacco di Glik). A Benitez non è andato giù neanche l’atteggiamento della squadra nel primo tempo (ha gradito, invece, quello della ripresa): manovra senza ritmo e interpretazione prima di autorevolezza. Quello che si chiama impatto o approccio o, come è scritto nel comunicato diffuso del Napoli, l’atteggiamento. Lo stesso mostrato a Doha, 22 dicembre, la notte della Supercoppa con la Juventus, che Benitez ha citato come esempio da prendere. E’ quello il Napoli che l’allenatore vuole (vorrebbe) sempre vedere.
fonte: cds
