Pipita sì, Pipita no. Higuain non è nelle condizioni migliori. Leggermente affaticato e pericolo di stop forzato per noie muscolari. Per questo, dopo la gara con la Sampdoria, sta svolgendo un lavoro abbastanza soft: terapia, massaggi, corsa al piccolo trotto senza mai forzare. Anche ieri mattina l’argentino ha svolto la parte di allenamento iniziale con i compagni, saltando però il finale quando Benitez ha fatto svolgere la partitella a ranghi misti. Dovrebbe farcela ad andare in campo anche con l’Empoli. Vuole farcela. Higuain stringe i denti e non intende mancare al tredicesimo appuntamento di fila in campionato per un minutaggio che già supera i mille minuti giocati. Intanto Benitez non ha alcuna intenzione di forzare la mano. Anche perchè da domani si entra nel vivo del tour de force: cinque partite in sedici giorni. Si comincia con l’Empoli, si prosegue giovedì con lo Slovan, poi c’è la trasferta in casa del Milan, quindi il Parma al San Paolo ed infine il 22 la Supercoppa italiana a Doha con la Juventus. Avere Higuain al meglio in questo periodo diventa fondamentale. E poi, nel caso il Pipita avesse bisogno di riposare, c’è sempre Duvan Zapata. Il colombiano è annunciato in grande spolvero. E poi dopo il gol del pareggio realizzato a Marassi ha anche il morale alto. Benitez può fare tutte le considerazioni del caso, prima di prendere la decisione finale. Al momento, il ballottaggio tra Higuain e Zapata resta in piedi anche se il Pipita dovrebbe iniziare e poi valutare a gara in corso.
Migliorate sensibilmente invece le condizioni di De Guzman. L’olandese ha provato ieri mattina nella posizione occupata da Hamsik ma è presumibile che Benitez voglia schierarlo titolare nella gara di giovedì con lo Slovan Bratislava. Nella sostituzione di Koulibaly, squalificato, i favori cadono tutti su Henrique. Sarà il brasiliano ad affiancare Albiol al centro della difesa mentre sugli esterni agiranno Maggio a destra e Ghoulam a sinistra. Il rebus vero è a centrocampo. Due maglie per quattro pretendenti. Ieri Benitez ha provato queste due coppie: David Lopez-Gargano e Inler-Jorginho. Ma alla fine la scelta dovrebbe cadere sullo spagnolo e sull’italo-brasiliano, il tandem che bene si era comportato prima della squalifica di Jorginho. Forte, però, sembra anche la candidatura di Gargano, il cui moto perpetuo può essere prezioso contro un avversario organizzato, nonchè sfrontato.
Nel tridente offensivo alle spalle della prima punta, il ritorno di Mertens da titolare sembra scontato. Il belga ha assorbito del tutto il trauma accusato durante Belgio-Galles e dopo il ritorno in campo con la Sampdoria, seppure a gara in corso, dovrebbe partire dall’inizio. Si risolverebbe così anche il problema dell’esterno sinistro, ruolo in cui Benitez ha dovuto adattare prima De Guzman e poi Hamsik.
Particolarmente atteso al ritorno al gol, Josè Maria Callejon. Lo spagnolo non c’entra il bersaglio dalla gara con la Roma del primo novembre scorso. Anche per Hamsik si attende un’inversione di rotta. Benitez è stato perentorio ad inizio settimana, «basta pareggi». Ed ovviamente la chiamata era diretta agli attaccanti: ad Higuain, Callejon ed anche Mertens, quest’ultimo ancora a digiuno in campionato, avendo realizzato solo due reti in Europa League, peraltro in un solo colpo, la doppietta allo Sparta Praga.
Fonte: Rino Cesarano per Il Corriere dello Sport
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