«Ho sonno, molto sonno, e fa un gran caldo ma sono felice di essere qui. Non vedo l’ora di cominciare».
Queste le prime parole di Christian Chavez nell’incontrare il suo procuratore Alejandro Mazzoni ieri mattina a Capodichino. S’erano dati appuntamento nel piazzale arrivi dell’aeroporto di Napoli; Chavez, proveniente da Fiumicino dove era atterrato intorno alle 7 con il volo Baires-Roma; Mazzoni, invece, reduce dalla notte di Barcellona, è rientrato poco dopo mezzogiorno con lo stesso aereo su cui viaggiavano la compagna di Lavezzi e quella di Ruiz.
Chavez ha trascorso l’attesa in compagnia del tassista Armando Aubry che era andato a prelevarlo a Roma. Hanno fatto colazione insieme e chiacchierato un po’. Poi Chavez, piuttosto stanco, ha chiesto se poteva reclinare il sedile dell’auto per distendersi e provare a recuperare un po’ di sonno. Quando ha visto avvicinarsi Mazzoni, si è precipitato dall’auto e ha esclamato:
«Non mi sembra vero di essere a Napoli. Il viaggio è andato bene. A voi, invece, come è andata a Barcellona? ».
E Mazzoni, che conosce Chavez da ragazzo, ha preferito mantenersi sul vago:
«Cosa vuoi, quelli sono dei marziani e per il Napoli si trattava solo di un’amichevole. Quello che conta è il campionato che inizia domenica. Ora andiamo a fare le visite mediche».
Dopo aver caricato il bagaglio, anche Mazzoni è montato sul taxi e insieme si sono diretti a Castelvolturno per le visite mediche. Era già tutto organizzato alla clinica Pinetagrande. Stavano aspettando l’ultimo arrivato in casa Napoli proprio per effettuare gli esami del caso. Chavez, fisicamente non è molto alto ma ben messo sul piano muscolare e senza infortuni di rilievo nella sua carriera. Nei tratti somatici avrà preso dalla madre che è di origini paraguaiane. L’attaccante infatti ha la faccia da indio e una carnagionescurissima.Di pomeriggio, dopo le visite mediche, Chavez ha voluto anche corricchiare un po’ su uno dei campi di Castelvolturno. Ad assisterlo, uno dei collaboratori di Mazzarri.
«Un bel centro sportivo»,
ha confidato l’ex attaccante del San Lorenzo al suo procuratore che è anche lo stesso di Lavezzi, nonché di un altro giovane appoggiato al vivaio del Napoli, Ezequiel Melillo, classe ‘93, trequartista.
Oggi Chavez, costato un milione e trecentomila euro, firmerà il nuovo contratto con in Napoli dopodiché potrà iniziare anche ad allenarsi. Si tratta di un giocatore di 24 anni tutto da scoprire. Ha buone potenzialità tecniche, una discreta velocità, ama partire da lontano creando profondità e superiorità numerica. Non fa tanti gol e finora si è distinto nella seconda divisione argentina. Per il Napoli si tratta di una scommessa. Se fino a gennaio riuscirà a imporsi può anche essere preso in considerazione da Mazzarri, altrimenti non è da escludere la cessione inprestito a qualche altro club e liberare la sua casella di extracomunitario (anche se ha avviato la pratica per il doppio passaporto).
Per un po’ Chavez ha giocato anche con Lavezzi – che ieri sera su Twitter ha scritto all’amico
‘Benvenuto Cristian Chavez, un augurone per questa nuova esperienza’.
di cui è grande estimatore. Chi l’ha visto all’opera sostiene che prova anche a scimmiottarlo nelle movenze e nel modo di giocare. Di sicuro non si tratta della punta di ricambio importante che i tifosi si aspettavano ma solo di un giovane molto motivato alla sua prima esperienza lontano dall’Argentina.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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