RIO DE JANEIRO (ecp) – La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, soltanto la settimana scorsa aveva promesso che non ci sarebbero stati ritardi nella conclusione dei lavori per il rifacimento del Maracana per i Mondiali del 2014 (nella foto Reuters). Ma la lotta contro il tempo per riportare lo stadio di Rio de Janeiro al suo splendore e poter ospitare i Campionati del Mondo sembra trovare ogni giorno un nuovo ostacolo. Mercoledì una esplosione ha lasciato un operaio in gravi condizioni e i 1.500 lavoratori impegnati nelle opere di rifacimento dell’impianto sono scesi immediatamente in sciopero chiedendo anche un aumento del salario. Astensione dal lavoro che è stata confermata ieri, al termine di una assemblea del Sitraicp, il sindacato. Decisione questa che ha portato il Consorcio Maracana Rio 2014 a denunciare il sindacato dei lavoratori presso il Tribunal Regional do Trabalho e l’udienza per risolvere il caso è stata programmata per lunedì. In precedenza c’era stata anche una azione promossa dal Ministerio Publico Federal per bloccare i lavori, poi negata, in quanto ci sarebbero state delle irregolarità: il progetto iniziale infatti prevedeva la ristrutturazione dello stadio e non il quasi completo abbattimento come poi è avvenuto. Proprio mercoledì, poi, concluse le opere di demolizione, doveva finalmente cominciare la costruzione delle nuove tribune, operazione che è stata rinviata a causa dello sciopero che terrà fermi i lavori almeno fino a lunedì.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro