REINA 7,5 – Un mostro: divora Balotelli sul rigore, va a prenderle ovunque e se si concede un’uscita un po’ naif lo fa forse per sembrare normale, quando invece non lo è. Sulla girata di Balotelli servirebbe l’uomo ragno. Ma è già entrato nella storia: è il primo a fermare SuperMario dal dischetto senza cadere nel suo solito “tranello”.
MESTO 6 – Benitez lo schiera titolare sulla fascia destra concedendo un po’ di riposo a Maggio. Se ne sta diligentemente a controllare l’aia, spinge ma non troppo e fa quel che deve.
ALBIOL 6,5 – Il rigore su Balotelli è un eccesso di confidenza che potrebbe risparmiarsi ma l’assist per il vantaggio di Britos è il cavatappi della partita e poi c’è sempre quando il Napoli ha bisogno di lui.
BRITOS 7 – La solita macchia in avvio, l’insolita zuccata che fa barcollare il Milan e spinge il match in discesa. Il fallo su Balo è brutto, ahilui, però ha riacquistato autostima. E’ il suo secondo gol in maglia azzurra dopo quello al Chievo nel 2011-12.
ZUNIGA 6 – Apparentemente svagato, magari stanco, però tatticamente “educato”.
BEHRAMI 7 – Incredibile ma vero: sprinta al novantesimo, manco fosse reduce da una serata d’ozio. Ha due marce in più e forse tre, chi può dirlo se non Muntari?
DZEMAILI 6 – Regista basso o alto, l’interdizione ovunque. Sbaglia qualcosina, ma quanto sgobba nell’ombra.
CALLEJON 6 – Ha disposizioni precise ed esegue il mandato. Boccheggia nella ripresa, stremato da ciò che ha dato in copertura (e nelle altre partite).
HAMSIK 6 – Libera interpretazione, andando a limitare le giocate di De Jong. Entra ed esce dal match come gli capita raramente.
PANDEV (22’ st) 6 – Infila la propria freschezza e va a giocare palloni anche sporchi, utili per tirar su la squadra. Pressing che pesa, che quasi vale il terzo gol.
INSIGNE 6 – Quando si mette a duettare con Hamsik o con Zuniga è da applausi, ma le scorie di mercoledì sono palpabili e la stanchezza lo domina nella ripresa.
HIGUAIN 7 – E segna sempre lui: cerca la porta, la trova per la quarta volta consecutiva, gli dà una mano anche Abbiati ma il dettaglio è assai marginale.
BENITEZ (all.) 7 – Dieci minuti come spot del calcio, poi controllo (quasi) agevole. Stratega e psicologo.
L’arbitro
BANTI 5 – Gli viene meno la personalità in alcuni momenti caldi di una partita agonistica ma priva di eccessi. Ci sono azioni sospette in area e su Britos il giallo sembra quasi un “regalino”.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
L.D.M.
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