Boateng alle prese con una costola rotta che potrebbe tenerlo fuori per un mese, Gattuso fermo a tempo indeterminato in attesa di scoprire la natura dell’infiammazione al nervo ottico, Robinho ancora in palestra perché il dolore all’inguine continua a tormentarlo. Che il Milan, a Napoli, si sarebbe presentato a ranghi ridottissimi era chiaro già da qualche giorno, ma il rischio adesso è che la grande emergenza non rientri prima di metà ottobre, ovvero fin dopo la prossima sosta per le nazionali. Insomma, con un Allegri privato della possibilità di effettuare le normali rotazioni, la prospettiva è quella di vedere un squadra costretta in apnea ancora per alcune settimane.
IPOTESI TUTORE –L’ultima tegola, comunque, è la costola rotta di Boateng. A rivelare per primo la natura del problema è stato Emanuelson che, su twitter, ha invitato i tifosi rossoneria mostrare il proprio affetto al compagno:«Coccolatelo perché ha una costola rotta ». L’ultima conferma arriverà dopo una seconda risonanza magnetica. La prima è stata effettuata giovedì a Monaco di Baviera e, a causa del liquido di contrasto, prima di 48 ore non se ne può fare un’altra. Se il guaio dovesse essere confermato, i tempi per un effettivo recupero si aggirerebbero attorno al mese. C’è, però, un’altra possibilità, ovvero che Boateng riesca a utilizzare un tutore che lo protegga nei contrasti, visto che correndo non rischierebbe niente. In questo caso, il ghanese potrebbe rientrare il 28 settembre contro il Viktoria Plzen o il 2 ottobre contro la Juventus. Altrimenti, appuntamento rinviato al 15 ottobre contro il Palermo.
INCERTEZZA –Intanto, permane l’incertezza rispetto alle condizioni di Gattuso. A quanto si è appreso, l’infiammazione al nervo ottico gli impedisce di vedere con la necessaria luciditàin particolare quando prova a girarsi in diagonale. Gli accertamenti andranno avanti, nel frattempo Ringhio dovrà rimanere a riposo. Occorrerà attendere anche per il rientro di Robinho, che sta faticando a smaltire l’ematoma osseo nella zona inguinale. E allora prima del brasiliano potrebbe rivedersi Inzaghi, che ieri è tornato a lavorare sul campo e che ha come obiettivo il match con l’Udinese di mercoledì. E’ logico che a risentirne maggiormente potrebbero essere Van Bommel e Seedorf, chiamati a un tour de force nelle prossime settimane, nonostante le rispettive carte di identità: 34 e 35 anni.
A CACCIA –Anche nel mirino di Ibrahimovic c’è la Juventus, o nel migliore dei casi il Viktoria Plzen. Intanto il bomber di Malmoe ha ottenuto dal Milan di volare a casa, in Svezia, per seguire il programma di recupero dopo la lesione all’adduttore di lunedì scorso, con il suo fisioterapista di fiducia Rickard Dahan. La stampa scandinava, però, l’ha intercettatoall’aeroporto di Östersund, dove sarebbe atterrato ieri per andare a caccia di alci con l’amico miliardario Dan Olofsson. Ebbene, il quotidiano ‘Aftonbladet’ ha chiesto lumi al Milan sul blitz dell’attaccante, ricevendo la risposta che, in mezzo alla terapia, era previsto pure un giorno di riposo e di assoluta libertà. Dell’eventualità della caccia, invece, nessuno sapeva nulla. Già oggi, comunque, Ibra riprenderà il suo lavoro in palestra.
TUTTA LA VITA –Aa ‘Radio Kiss Kiss’, invece, Adriano Galliani è tornato sulla sfida di domani sera:
«Rispettiamo il Napoli ma non abbiamo paura di giocare al San Paolo. Avremo molte defezioni ma giocheremo sempre in 11, quindi non ci piangiamo addosso. Lo scudetto? Sarà un campionato molto equilibrato, più di una squadra può vincere il titolo, tra queste c’è il Napoli ma ovviamente pure il Milan. Firmare per il tricolore a loro e la Champions a noi? Tutta la vita».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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