La squadra rivelazione fino al 2009 contro la squadra che sta diventando la rivelazione del post 2010. La Fiorentina va a trovare il Napoli. Era di Prandelli la squadra rivelazione fino al 2009: poi è subentrato MIhajlovic che ha raccolto la sfida di ridare ai vilola una dimensione europea : «Queste sono le partite che tutti vorremmo giocare –spiega Sinisa– sicuramente le vorrei giocare io… se non ti stimolano allora cambia mestiere. Quella contro il Napoli è una partita importante contro una squadra che, specialmente in casa, va a mille. Ci aspetta una partita importante, ma è ancora presto per parlare di test decisivo, il Napoli è una squadra collaudata, più avanti di noi nella preparazione mentre noi non siamo ancora al top, quindi loro partono con un vantaggio. Dovremmo proporre il nostro gioco e non lasciare spazio, perché i nostri avversari, a campo aperto,sanno essere terribili. Ricordo sempre la partita giocata un anno fa, quando siamo stati comunque in grado di tenere testa e pareggiare».
COME IL NAPOLI –«La Fiorentina la nuova sorpresa? Questa è una squadra che per quattro o cinque anni ha dimostrato di saper mettere insieme risultati importanti. Abbiamo tutte le carte in regola per fare un buonissimo campionato e raggiungere l’Europa, ovvero il nostro obiettivo ». Su Cerci:«C’ho parlato e sono sicuro, di essere stato molto chiaro, per me è un capitolo chiuso, se non dovesse giocare non sarà certo per punizione. Per noi è un giocatore importante ed io mando sempre in campo la squadra migliore. Jovetic centravanti? Detto che la doppietta gli ha fatto sicuramente bene, potrebbe essere un’opzione, esattamente come quella legata all’impiego di Santiago Silva. E’ una alternativa importante pure Romulo: abbiamo 17-18 titolari.
Ora ho tante incognite ma per domani saranno risolte ».
OCCHIO ALLA VELOCITA’ –Consigli alla squadra:«Il Napoli è una squadra attrezzata per fare grandi cose in campionato e in Champions. Basta guardare Cavani, uno che fa tantissimi gol ma che riesce anche a tornare a dare man forte alla difesa. Il Napoli, però, non solo l’uruguaiano. Hanno tanti giocatori bravi, aggressivi, capaci di spingere il piede sull’acceleratore. Mazzarri? E’ uno dei più bravi allenatori, poi se a qualcuno sta antipatico non credo interessi neanche a lui. Dite che anche io non sono simpatico? A me non pesa. Come allenatore mi piace. Giocando di sabato ci guarderanno in tanti e questo può essere uno stimolo in più. Conosciamo i punti di forza ma anche i punti deboli del Napoli e proveremo a fare meglio di loro. Il bello del calcio si scopre proprio in queste occasioni».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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