Le sorprese? Sono sempre dietro l’angolo e mai dire mai. Mazzarri aspetta con fiducia l’esito del finale di campionato: «Per prima cosa dobbiamo vincere con il Siena e non sarà facile viste le difficoltà che ci ha creato in campionato e Coppa Italia. Poi sono fiducioso su quello che avverrà sugli altri campi. Si combatterà ovunque, come è successo finora. La partita di Bologna ne è stato un esempio anche se meritavamo ben altro. Il Catania in casa ha messo sotto tutte le grandi, noi compresi. Ed in Lazio-Inter può succedere di tutto. Intanto a noi non resta che vincere ed aspettare».
Non sarà l’ultima esibizione perché poi si dovrà giocare la finale di Coppa Italia: «Intanto spero che la squadra pensi soltanto al Siena e torni alla vittoria. Brucia ancora la sconfitta di Bologna. Dovrà servirci da lezione anche per il futuro. Dopo, avremo tempo per prepararci a quello che resta un sogno, giocare la finale di Coppa Italia sfidando i campioni d’Italia. Ed in una partita secca, tutto può accadere. Comunque andrà, faremo la Supercoppa» , dice il tecnico del Napoli alla vigilia dell’ultima esibizione stagionale al San Paolo, in uno stadio di nuovo pieno e sempre speranzoso. Non vuole sentir parlare di rimpianti o traguardi mancati. Per Mazzarri, i giudizi vanno espressi sulla regolarità di risultati tenuta nel corso della sua gestione. Per lui la vera crescita sta nell’aver mantenuto posizioni di vertice in classifica ed essersi fatti onore in Europa: «Purtroppo in Italia si preferisce giudicare il lavoro di un tecnico diversamente e siamo finiti in un vortice pericoloso. Vedete cosa è successo a Luis Enrique, ha deciso di lasciare quasi esasperato. Per me il Napoli ha disputato una stagione più che positiva. Non solo, è da quando sono arrivato su questa panchina che c’è stato un miglioramento costante. E poi, da Mourinho, a Platinì, a Galliani, tutti hanno ammesso che la Champions porta via energie nervose e mentali enormi. A noi è costata un po’ di punti ed i ragazzi sono arrivati stremati sul rettilineo finale. Mi auguro che possano chiudere in bellezza. Ritengo importante anche il piazzamento, al di là se afferriamo o meno la Champions».
Scherza, poi, quando gli chiedono se ha rinnovato il fitto dell’appartamento, come si è detto per Lavezzi: «Potrei non rinnovarlo perché mi piacerebbe una casa sul mare, purtroppo non l’ho trovata come la vorrei…»
Ed a proposito delle voci sulla possibile partenza di Lavezzi, aggiunge: «Non ho mai visto il Pocho allenarsi così bene, seppure contrariato per le ultime esclusioni. Gli ho spiegato che dopo un infortunio se non stai bene, rischi di non toccare palla. Penso e spero che Lavezzi sia nelle migliori condizioni per trascinarci alla vittoria. Tocca convivere con tutte le chiacchiere che ci girano intorno, di sicuro non ne parlo con i ragazzi».
Insiste su un tasto: «Ho parlato con i giocatori dopo Bologna e nessuno ha saputo darmi risposte precise. La verità è che dopo cinquanta partite può capitare uno svuotamento mentale. Ora dobbiamo trovare le risorse per giocarcela sino alla fine e poi prepararci alla finale dell’Olimpico che comunque rappresenta un traguardo di prestigio, dopo aver strappato tanti consensi in Champions League».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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