Si fida del suo Napoli. «Questi ragazzi hanno orgoglio da vendere. Hanno sempre risposto negli appuntamenti importanti, anche se stavolta è difficile prevederlo. Spero che convoglino nel verso giusto le energie che riceveranno dai propri tifosi» , dice Mazzarri, alludendo al dispendio di energie fisiche e nervose nella gara con l’Atalanta con un rientro avvenuto nella notte tra sabato e domenica da Bergamo (alle 2.30). Fiducia ma anche preoccupazione: «Devo verificare ancora le condizioni di Inler» . Ma starebbe peggio Cavani come rivela il ds Bigon ai microfoni di Sky: «Edi ha subito un colpo in allenamento sulla ferita procuratasi nello scontro con Cigarini a Bergamo ed ha dovuto interrompere la seduta» . Dovrebbe recuperare in extremis, intanto si tiene pronto Pandev.
Mazzarri non si fida, invece, della Juve. «Non è casuale la loro continuità di risultati. Sono primi meritatamente e mi rivedo tanto in Conte. Sta succedendo come quando presi il Napoli. Conte è stato bravo nel dare una fisionomia alla squadra e nel trasmetterle carattere. La rosa è altamente competitiva e l’assenza di Marchisio può essere compensata. Magari ci sarà Pazienza che è altrettanto bravo. Ma stavolta anche Conte ha avuto poco tempo per preparare la partita. A noi, gli impegni ogni tre giorni sono costati dei punti. E ci costeranno ancora. Anche a livello europeo ha sofferto il Bayern che ha perso, il Manchester che ha pareggiato ed addirittura il Barcellona che è stato sconfitto. Milan ed Inter? Per loro, il discorso è diverso: hanno avuto gironi abbordabili e la sfida con il Barcellona per il Milan non era decisiva per la qualificazione come lo è stata la nostra con il City» .
SCENARIO CAMBIATO – Da sempre a Napoli la sfida con la Juve viene ritenuta la madre di tutte le partite. Per Mazzarri, invece, andrebbe cambiata la visione. Spiega: «Si tratta di una sfida importante ma non determinante. Anche il pubblico di Napoli dovrebbe rivedere certi atteggiamenti. Questa con la Juve non può essere vista come succedeva anni fa. Ora siamo in Champions, bisogna ragionare diversamente e non possiamo restringere i discorsi su una partita» . Invita invece una parte della tifoseria ad essere più benevola con i nuovi arrivati: «Non parlo delle curve che ci sono state sempre vicino ma mi riferisco a chi ha messo pressione a Dzemaili come fece con Gargano lo scorso anno. Non va bene. Se vogliamo che i nuovi si inseriscano nel gruppo, bisogna incoraggiarli. Gargano per me era importante anche prima» .
JUVE, AVVERSARIO SOSIA – Per Mazzarri, i bianconeri si stanno comportando tatticamente come il Napoli: «Riescono a recuperare palla e ripartire in velocità. Insomma, una squadra che somiglia tanto alla nostra. Con la differenza che noi siamo ancora troppo frenetici in zona gol mentre dovremmo ragionare ed essere più cinici. Ma non disponiamo di giocatori adatti. Se non andiamo a mille, non siamo noi»
Confida tanto in Hamsik: «Marek è un centrocampista. Non ha l’imperativo di far gol ma di fare entrambe le fasi di gioco. Io lo valuto per le prestazioni in generale e sono contento di come ha giocato a Bergamo. Con il Manchester fece una partita stratosferica. Mi auguro che si ripeta con la Juve».
Chiude sull’episodio che ha visto coinvolto Lavezzi e sul gesto di Bergamo che gli è costato una multa: «Mi è dispiaciuto quanto successo alla fidanzata del Pocho ed anche alla moglie di Hamsik ma non succede solo a Napoli. Ci auguriamo che le forze dell’ordine effettuino più controlli in futuro. Per il mio gesto, farò ricorso perchè si è trattato di un equivoco incredibile. E’ testimone il quarto uomo Giannoccaro: dalla tribuna mi è piovuto di tutto addosso ma non mi sono mai scomposto. Esulto sempre con i pugni alzati ma lungi da me fare il gesto dell’ombrello» .
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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