Vorrebbe rivedere il Napoli di mercoledì notte, quello che ha strappato consensi alla stampa britannica ed ai tifosi del City. Quel Napoli è piaciuto tanto a Mazzarri al punto da soprassedere al turn over, condizioni fisiche di Lavezzi permettendo. Ma attenzione, il gradimento del tecnico è circoscritto al secondo tempo:
«Perchè nel primo eravamo contratti, sentivamo troppo l’evento, non riuscivamo ad esprimerci. Dopo l’intervallo, invece, si è vista un’altra squadra: attenta in fase passiva, propositiva, autoritaria. Insomma il Napoli che conosciamo tutti. Ebbene con il Milan vorrei ammirare le stesse cose ma fin dal primo minuto. E possibilmente per tutta la gara. Indipendentemente dall’avversario che ci ritroveremo di fronte, che come il Manchester dispone di giocatori di valore. Poi, si sa, il risultato è figlio di episodi. Quando parlo, mi riferisco sempre alla prestazione».
UMILTA’ ED ENTUSIASMO – Secondo tempo di Manchester, quindi, ma solo come riferimento, nulla più.
« Dal momento che giochiamo ogni tre giorni prosegue Mazzarri –ai ragazzi ho detto che se si vuole crescere bisogna archiviare in fretta le cose buone e quelle negative; concentrarsi solo sull’impegno successivo. Da persone intelligenti bisogna riconoscere i propri limiti e conservare massima umiltà. Intanto c’è da registrare la crescita della sofferenza. Adesso sappiamo anche stringere i dentinei momenti di difficoltà e non prendere gol. L’entusiasmo dell’ambiente? Se riusciamo a gestirlo e ad incanalarlo potrà darci la spinta per fare sempre meglio. Lo dico da un pò: i tifosi stanno crescendo con noi in quanto ad equilibrio. Non si deprimono in caso di sconfitta; nè si esaltano più di tanto quando le cose vanno bene. E bisogna andare avanti così».
Non si meraviglia più di tanto che i bookmakers indichino il Napoli tra le favoritealla vittoria finale:
«L’anno scorso il Napoli si è piazzato terzo; per un periodo era stato secondo e per un pò anche primo. Questa crescita era stata già intrapresa ma il discorso- scudetto non ci tocca. Per me ogni partita è una finale, non ho mai pensato a lungo termine. Una cosa è sicura: il Milan ha una rosa al toped anche se mancano dei titolari può garantire sempre qualità e meccanismi collaudati» .
Glissa su tutte le domande inerenti ad Allegri. Anzi, dribbla anche le provocazioni.
« Mi ero limitato a dire che loro avevano ventiquattr’ore in più per recuperare, punto. E lo stesso Mancini aveva detto che loro erano reduci da cinque gare. Rilievi oggettivi. Gli allenatori, poi, vengono giudicati dagli altri, non c’è bisogno che si parlinotraloro»,puntualizza.
NIENTE TURN OVER– Mazzarri dà ragione a Ranieri:«Ha detto bene Claudio: per certi versi, dopo una prestazione come quella di Manchester, meglio affrontare una grande come il Milan. Magari, un tecnico può fare delle valutazioni diverse, prima. Ma dopo, riesce difficile anche pensare ad un turn over. Avremo modo di pensarci con il Chievo e la Fiorentina».
LAVEZZI «La sua volontà è quella di giocare. Ma come a Manchester, anche con il Milan dovrò schierare elementi al cento per cento delle condizioni fisiche e mentali. Proveremo anche prima della gara: se Lavezzi è al cento per cento, gioca. Altrimenti le soluzioni non mancano. Ci sono Dzemaili che si è comportato bene in Champions al posto del Pocho anche se ha caratteristiche diverse; Pandev, anche se non è ancora al passo con gli altri; Mascara, Santana, vediamo » .Di un elemento, Mazzarri, è ultrasoddisfatto:«I progressi compiuti da Zuniga mi inorgogliscono. E’ cresciuto tanto ed è un giocatore di grande prospettiva anche per il Napoli ».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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