La nottata è passata: e ora, il Lecce, con Cannavaro, Britos e Zuniga disponibili; con l’espressione rinfrancata dal blitz di De Laurentiis; con lo stress scaricato in una, dieci, chissò quante sigarette divorate dal Mazzarri che mercoledì sera «si sarebbe fischiato pure lui» e che al giovedì pomeriggio, è già bello ricarico: «La visita del presidente ci ha dato fiducia. I momenti negativi possono capitare, in tre anni non era mai successo di perdere tre gare: e allora, in questi casi, la presenza di De Laurentiis ha un’importanza rilevante per ritrovare lo smalto giusto».
Via l’Atalanta, ma pure la Lazio e la Juventus e magari anche il Catania; via quel marzo pazzo e quest’aprile da bella addormentata che ha trasformato l’umore di Mazzarri, sino all’avvento di De Laurentiis a Castelvolturno. «Le parole del presidente infondono coraggio: ci ha detto di dare il massimo fino all’ultimo secondo e questo faremo. E poi penseremo alla coppa Italia, un’occasione per regalarci una soddisfazione e per far felici i nostri tifosi. Io non so perdere e quando succede sto male, soffro. Sono il primo tifoso della mia squadra, vi lascio immaginare come abbia trascorso le ore del dopo-partita. Ma ora sto già pensando al Lecce e la presenza di De Laurentiis mi ha reso più sereno».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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