La notte delle streghe è un film dell’horror difficile da digerire e in quella poltrona scomoda in cui rivedere i fotogrammi della serata, gira e rigira la scena madre resta un tarlo: rigore o non rigore? Da San Siro al San Paolo, da Rocchi a Mazzoleni: la dietrologia è un attimo, un fischio arbitrale oppure il silenzio ad accompagnare la spalluccia della giacca gialla che ha stupito Mazzarri. « Io dico semplicemente che se in area di rigore c’è un contatto, bisogna intervenire. Non faccio polemiche, sennò dite che mi lamento: con la Fiorentina ci ha detto male e pure stavolta. Pazienza » . Napoli- Parma è un contenitore vuoto, un pizzico d’arsenico tra i merletti della Champions: ma quella è un’altra storia, ancor tutta da (ri)cominciare.
Mazzarri, cosa è successo?
«Nulla di grave, perché in questo campionato può succedere di perdere da chiunque e il Parma ha dimostrato di essere squadra attenta, organizzata: è venuto coperto, ha giocato come voleva, ha sfruttato bene due cross ed ha vinto. Ma a volte le partite sono legate ad episodi e quelli cruciali ci sono stati contro».
A naso, lamenta qualcosa.
«Mi spiace che il primo cartellino giallo della partita si sia visto nel finale. Mi spiace che un intervento su Lavezzi non sia stato punito e quello era fallo in area. Mi spiace che abbiamo perso e non abbiamo quindi la controprova di come sarebbe andata se avessimo avuto la possibilità di giocare, contro un’avversaria con qualche ammonito; e come sarebbe finita, se ci fosse stato quel che secondo me – e anche secondo le immagini – ci sarebbe spettato».
Le è piaciuto o le è ” spiaciuto’ il Napoli?
«Non è stata la nostra miglior prestazione, sia chiaro: dovevamo essere più lucidi, in alcune circostanze; e poi, ma questo non dipende da noi, dovevamo essere più fortunati su alcuni palloni: il colpo di testa di Maggio e il palo di Cavani dimostrano che stavolta doveva andare così. Il destino aveva già deciso».
Meno giro palla, minor profondità…
«Tanti spazi chiusi, ma avevo previsto – e da parecchio – che quest’anno in tanti sarebbero venuti a Fuorigrotta a chiudersi. Sta a noi riuscire a schiodarli, muoverli o spostarli. Ci è mancato il guizzo per sbloccare la partita, ma non sempre è semplice o possibile».
Le medie e le piccole vi creano più problemi delle grandi.
«Il Parma ha fatto due belle azioni ed ha avuto una percentuale realizzativa incredibile. Nello spogliatoio ho fatto i complimenti ai miei, abbiamo dato il massimo e sappiamo accettare anche le serate meno felici. Però se si vuol sospettare che fossimo distratti, siamo fuori strada: nel primo tempo, abbiamo dovuto fronteggiare un’avversaria che ci pressava a tutto campo; nella ripresa, abbiamo attaccato in massa, anche dopo il pareggio. Non ci siamo lasciati andare, non eravamo con la testa altrove: è stato un caso, come a Verona, e non ne faccio drammi».
E adesso il Bayern…
«Giochiamo contro una corazzata, contro un’avversaria di livello stratosferico. Ai tedeschi pensiamo da questo momento, adesso fatico a mandar giù questa sconfitta. Onore al Parma, ci mancherebbe: ha giocato con tanti uomini dietro la linea del pallone, ma non mi permetto di contestare la vittoria. I miei devono capire che è complicato andare oltre le muraglie, ma bisogna saper gestire certi momenti».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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