Le sfide impossibili lo esaltano. Ne ha vinte tante nella sua carriera da allenatore: Livorno, Reggio Calabria, Genova sponda Samp, ora Napoli. Fare sapere a Mazzarri che la critica giammai si accanirebbe se dovesse andar male che poi ci pensa lui a prepararle a dovere. Tecnicamente e psicologicamente. Resta memorabile lo slogan inventato a Reggio Calabria quando fu costretto a partire con un handicap spaventoso (-11): « Ogni partita dovrà essere una finale », ripeteva. E così avvenne: quella Reggina riuscì a salvarsi ed al tecnico di San Vincenzo conferirono la cittadinanza onoraria di Reggio. Anche alla guida del Napoli gli sono già riuscite delle imprese. Una proprio in ambito internazionale: la qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League (unica italiana rimasta in corsa nel torneo lo scorso anno) a spese della più titolata Steaua Bucarest, dell’Utrecht e facendo tremare persino il Liverpool, arrivando poi ad un passo dall’eliminazione del Virrarreal.
Ecco perché la sfida con il Manchester City non spaventa Walter Mazzarri. Né dà peso alla statistica che non lo ha visto mai vittorioso con Mancini nelle otto volte in cui si sono trovati faccia a faccia.
«No, non guardo mai a queste cose –confessa –Noi allenatori guardiamo ad altro e non sarà un confronto tra allenatori bensì tra due squadre. Rispetto Mancini come tecnico, allena da anni a certi livelli. Se i presidenti si sono affidati a lui vuol dire che ha dei valori. De Laurentiis sostiene che sono meglio di lui? Lasciamo stare… Di sicuro andremo a Manchester a giocarcela, come del resto abbiamo sempre fatto anche in ambito internazionale. Lo scorso anno in Europa Leaguece la siamo giocata con il Liverpool e con il Villarreal che pure sulla carta erano più forti di noi. Stavolta gli avversari sono ancora più attrezzati ma sul piano del gioco cercheremo di fare la nostra parte » .
DOPO CESENA– Mazzarri sa che la vittoria di Cesena ha acceso sogni proibiti tra i tifosi. Ma lui pensa a come eliminare certi scompensi registrati nella fase passiva contro i romagnoli prima dell’esibizione all’«Etihad stadium ». Dice ai microfoni di «Stadio Sprint » :
«I nostri tifosi è giusto che sognino ma l’importante è che tra gli addetti ai lavori si diano giudizi equilibrati. La nostra è una crescita che va completata. Ma lo straordinario non può diventare ordinario. A Cesena abbiamo espresso il nostro gioco a tratti, commettendo però anche alcuni errori con due o tre ingenuità che ci sono costate il pareggio. Dobbiamo lavorare per evitare quelle disfunzioni perché, con tutto il rispetto per la squadra di Giampaolo, quando andremo ad affrontare Manchester City o Milan non ne usciremo così».
CERTEZZA TRIDENTE– Non sembra preoccuparsi dello stato di forma non proprio ottimale di Cavani:
«Edi ha fatto il solito grande lavoro per la squadra. Ed io sono soddisfatto così. Non dimentichiamoci che ha fatto poche vacanze, si è sottoposto a dei viaggi e quando capiterà gli concederò un pò di riposo come ho fatto con Hamsik che è subentrato ed è stato decisivo. Ma i tre davanti li conosco troppo bene, sono delle certezze, non mi preoccupo» .
E’ appagato invece dei progressi di Inler:
«Sta crescendo, nelle amichevoli è migliorato. E’ un giocatore importante per noi. Si sta calandoanche in un ruolo diverso da quello che svolgeva prima».
VERSO IL MILAN– Sorpreso dalla vittoria del Cagliari a Roma, Mazzarri elogia la prova della Lazio a San Siro ma non riesce a prevedere chi tra Milan e Napoli pagherà di più l’impegno di Champions:
«Non si può sapere. L’unico piccolo vantaggio è che loro potranno godere di un giorno di riposo in più rispetto a noi».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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