Dopo Villarreal, anche Mazzarri si lascia andare: « E’ vero, mi identifico sempre di più in questa squadra. Ormai siamo da due anni insieme. Credo che anche i ragazzi si sentano in sintonia con il loro allenatore. Recepiscono ogni mio gesto positivamente. E questo è il segreto dei nostri successi. Li ringrazierò sempre, perché è grazie a loro che sono arrivato dove sono arrivato. Questi ragazzi io li amo ». Ma quattro giorni dopo la qualificazione agli ottavi di Champions League e la sbornia dei festeggiamenti, c’è anche il Novara di Tesser, formazione che cerca di sopperire al gap tecnico con l’entusiasmo e l’aggressività. « Abbiamo battuto superpotenze del calcio ma abbiamo anche toppato al cospetto di valori meno importanti. Con il Lecce siamo stati bravi a superare la prova. Con il Novara ci aspetta un compito altrettanto difficile, contro un avversario insidioso e per giunta sul proprio campo. Vorrei un’altra prestazione come quella di Vila Real. Il campionato è lungo ma se giochiamo come sappiamo andremo molto lontani ».
E’ arrivato anche il momento di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, oltre a quello di ordinare al Napoli «avanti tutta»: « Quando gli avversari ci affrontano cambiano atteggiamento. L’ha fatto la Lazio, il Lecce, lo stesso Villarreal e lo farà anche il Novara. Ma questo è motivo di vanto. Siamo la squadra italiana che ha raccolto più punti in Europa a dispetto di qualche “santone” di casa nostra che asserisce che non pratichiamo un calcio moderno. E’ stato smentito dai fatti ».
Giustifica l’episodio dell’espulsione in Champions: « Io sono pronto a tutto per la mia squadra e la prima scorrettezza l’ho subita io, poi ho reagito con quella spintarella per far capire che non bisognava perdere tempo ».
Esalta Lavezzi:« Anche se è diffidato, non faccio calcoli. Il Pocho è il Pocho e sta migliorando anche come finalizzatore ».
Infine si mostra soddisfatto dei progressi (e dei gol) di Dezmaili (con il Lecce) e di Inler (con il Villarreal): « Hanno caratteristiche che prima non avevamo: il tiro dalla distanza. Dobbiamo abituarci e per quello sono ultracontento dei miei difensori».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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