L’Europa, e cioè la Champions, è in fondo a quel percorso accidentato: «Via del Mare», poi su fino all’Olimpico, e poi, via via, verso il futuro di Walter Mazzarri, il suo Napoli e la sua Napoli. L’Europa, che poi è la Champions, è un’eco vicina che ancora manda in estasi e che, come una sirena, incanta ora a distanza: give me five, cinque passi per sognare.
Mazzarri, cinque domeniche in cui c’è tutto: ma forse c’è già abbastanza a Lecce.
«Sfidiamo un’avversaria che ha conquistato, nel ritorno, i nostri stessi punti. Stanno bene, la giusta miscela tra uomini d’esperienza e giovani: conosco Delvecchio, Blasi, so quanto vale Di Michele e Muriel e Cuadrado hanno mostrato il loro valore. Sarà dura, ma…».
Ma vi giocate molte chanches per la Champions.
«Cerchiamo il massimo, dipendesse da me le vorrei vincere tutte. Ma ci sono anche gli altri. Io quando perdo sto male, e i ragazzi pure: ci basterebbe pensare a questo aspetto».
«Noi scendiamo in campo sempre per vincere. E per quanto mi riguarda, l’ho detto e lo ripeto, ho un contratto e voglio rimanere. Nella vita, mi son meritato ciò che ho ottenuto. Questi ragazzi mi vogliono bene. Chiudiamo bene la stagione, poi faremo il bilancio, ci sediamo, programmiamo».
De Laurentiis ha appena ufficializzato la conferma di Bigon.
«Sono contento della fiducia conquistata da Bigon, con il quale lavoro da anni. Sono fiero di ciò che stiamo facendo. Qui esiste un bel gruppo di lavoro, al mio fianco, da sempre, c’è Santoro che lavora nell’ombra ma è prezioso, è più di un team manager: la forza dell’unione….».
Prima il Lecce, poi la Roma: in mezzo, il ritiro.
«Lo facciamo per ottimizzare i tempi di rientro, di spostamento e di recupero delle forze. Non siamo ancora al top ma non vogliamo lasciare nulla al caso: ci interessa arrivare il più in alto possibile».
Il mercato è già un tormento…
«Ma noi siamo abituati. Chi vive di calcio, sa bene quali siano le regole del gioco: e poi si parla sempre dei nostri, ormai ci scivola tutti addosso. Questo è un grande fratello, che ci possiamo fare? E comunque, come detto dal presidente dalla Cina, Cavani è un pilastro: ora ci deve aiutare a spingerci in alto».
Raramente due volte la stessa formazione…
«Stavolta può accadere, anche se mi tengo qualche valutazione per l’ultima ora. Però se stanno tutti bene….».
«Non guardo in casa altrui. Lazio e Udinese stanno avanti; ma la Roma vince tantissimo in casa, l’Inter di Stramaccioni è regolare: noi dobbiamo tentare il tutto per tutto, poi aspettare i risultati delle altre».
Reja vi considera i favoriti per il terzo posto.
«Nel giochino non ci casco, ma perché Reja pensa questo? Mi piacerebbe conoscere i motivi».
A proposito, Maggio vi ha regalato nuove certezze.
«Effettivamente sì. Ma abbiamo perso calciatori nello stesso ruolo contemporaneamente e ci siamo trovati in emergenza. Ora siamo coperti. Però conta vincere».
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