Se l’aspettava il regalo di compleanno dai suoi: ieri Mazzarri compiva cinquant’anni. Ma non in questa misura. «Lasciatemi ringraziare i miei giocatori – dice –mi hanno fatto il regalo di compleanno più bello che potessi attendermi. Ragazzi eccezionali, hanno dato una grande prova di maturità » .
Non vuole tornare sugli episodi che a detta degli avversari hanno condizionato la gara. O meglio ci torna e lo fa a modo suoi:« Gli episodi fanno parte di una gara. L’anno scorso abbiamo perso con il Milan per un episodio discutibile. Ci può stare. Ma se poi fai anche il secondo ed il terzo gol, la vittoria è limpida. Mi dicono che il possesso palla sia stato altissimo. La prestazione del mioNapoli è stata superlativa a mio avviso. Poi si può dire di tutto».
E dal momento che insistono, il tecnico del Napoli precisa:« Allora se la vogliamo dire tutta c’erano due falli su Lavezzi sullo zero a zero che ci hanno fatto arrabbiarenon poco. Io credo che il Napoli abbia fatto una grande partita. E poi a noi con la Fiorentina ci è stato negato un rigore netto, mi avete forsesentito recreminare; con il Milan ci venne fischiato un rigore contro che decise la partita. Succede a tutti. Io non vorrei soffermarmi sugli episodi quanto piuttosto sulla prova complessiva dei miei».
SENZA TIMORE –Vuole puntualizzare
un dato:«Il Napoli è venuto a San Siro facendo una gran partita. E’ venuto senza timore reverenziale come successe lo scorso anno. Siamo cresciuti in mentalità, questa la verità. Ci ha fatto bene l’esperienza in Europa League. Ci ha fatto bene l’amichevole a Barcellona; ci ha giovato la trasferta a Manchester. Tutto ci è servito per crescere ».
Racconta un retroscena:« Prima della partita ho detto ai ragazzi che non avevano alcun motivo di giocare con soggezione. Che se avevamo giocato al Camp Nou e a Manchester con quella sicurezza, potevamo farlo anche a San Siro. Non c’era alcun motivo di temere l’avversario come facemmolo scorso campionato. Dovevamo fare la nostra prestazione e così è stato. Eppure avremmo potuto giocare meglio, avevamo preparato certe cose sulle corsie ma in avvio abbiamo faticato. Poi ci siamo ripresi alla grande e disputato una gran partita indipendentemente dall’uomo in più».
Mazzarri nel chiuso dello spogliatoio si è complimentato con ognuno dei suoi giocatori. Li abbracciati, ringraziati. Gli chiedono di Inler e lui risponde:« Non solo lui ha fatto bene ma tutta la squadra. Lavezzi era giovane, Hamsik pure, Gargano, dovevano consacrarsi e la crescita è stata vertiginosa. Anche Paolo ( Cannavaro, ndi) e vedere Aronica alla sua età esprimersi in quella maniera, Campagnaro. Direi bravi tutti. Ora siamo consapevoli che possiamo giocarcela con tutti».
E’ ANCORA PRESTO– Il discorso scivola sullo scudetto. Il Napoli lassù nella gestione De Laurentiis c’era già stato ma non con questa determinazione e convinzione:« Ma noi vogliamo andare avanti partita dopo partita. E’ presto per parlare di scudetto. Quello è per i giornali. Noi pensiamo a riposarci e poi a preparare la sfida con il Parma. Ma se mi chiedete in continuazione se il Napoli è da scudetto vuol dire che siamo lassù ed allora proseguite pure, tanto noi penseremo solo ad una partita per volta».
E dentro e fuori San Siro i settemila napoletani a cantare «tanti auguri Walter», un compleanno simile Mazzarri non l’aveva proprio immaginato. Anche per lui, battere l’Inter era un tabù da sfatare.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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